1)non roviniamo lo sport americano con le nostre cavolate tipo retrocessioni e promozioni, distruggerebbero subito la perfetta organizzazione dello sport Usa, anzi noi italiani ed europei se c'è una cosa da fare sarebbe proprio quella di copiare in toto la loro organizzazione sportiva. Con questo modo di organizzare lo sport ogni anno assistiamo a campionati, sia a livello collegiale che professionistico, molto equilibrati, ci sono si squadre che avviano un ciclo vincente per qualche anno ma raramente si ha la monotonia tipo milan-juve-inter che abbiamo qui da noi. Inoltre le sorprese non mancano mai, specialmente quest'anno (vedi la vittoria di Appalachian State su Michigan, la stagione da 10 vittorie senza sconfitte per un programma di football non proprio famosissimo (al contrario di quello del basket) come quello di Kansas Univ.) ma anche negli anni scorsi (come non ricordare piacevolmente la bella favola di Boise State). Inoltre si possono verificare casi singoli di programmi che sono stati promossi o retrocessi a divisioni inferiori come nel caso di Boise State che venne promosso non tantissimi anni fa dalla division II alla division I, e poi anche South Florida se non ricordo male, mentre Marshall venne retrocessa e poi riammessa alla division I poco prima che arrivassero il wr randy Moss e il qb Chad Pennington. Inoltre il sistema promozioni/retrocessioni mal si adatterebbe alla natura dello sport ncaa dove il reclutamento è una parte fondamentale del lavoro e vengono fatti piani anche a lunghissima scadenza e non solo per l'anno incombente.
2)BCS O PLAYOFF? risposta: ma BCS tutta la vita, scherziamo? Innanzitutto per un discorso di storia e tradizione ultracentanaria, e poi per il fatto che altrimenti di cosa discutiamo per giorni se non per i ranking nazionali e tutte le relative polemiche su chi è o dovrebbero essere i campioni nazionali e le finaliste al campionato nazionale?