DAL SITO GAZZETTA
Delirio è forse un termine avaro per spiegare cosa sta succedendo a New York dopo la vittoria dei Giants sui Patriots per 21-17. Il sindaco Bloomberg ha affermato trionfante: "I Big Blue ci hanno regalato una partita da ricordare e noi martedì organizzeremo una parata da ricordare". L'ultima volta era successo nel 2008: un milione di persone si erano radunate sotto la pioggia per celebrare i Big Blue, ancora una volta carnefici di New England. C'è da scommettere che anche quest'anno la folla e la follia per Manning e soci non saranno da meno. Domani mattina alle 11 Battery Place e Washington Street prima, e il Canyon of Heroes poi, saranno presi d'assalto. Subito dopo alla City Hall Plaza il sindaco presenterà i NY Giants con le chiavi della città.
FOOTBALL NEL DESTINO — Elisha Nelson Manning, per tutti i gli occhi adoranti del football più semplicemente Eli, è il simbolo di questa vittoria. "Abbiamo semplicemente lottato fino all'ultimo istante", semplifica lui. In realtà il qb di New York, 102 kg per 193 cm, sa benissimo di aver fatto qualcosa di grande. Il football fa parte del suo dna: il padre Archie è stato un quarterback tra gli anni '70 e '80, prima con i New Orleans Saints, poi con gli Houston Oiler e infine con i Minnesota Vikings. Il fratello Payton, classe '76, è l'altra faccia illustre di casa Manning. Quarterback per gli Indianapolis Colts, il fratello maggiore di Eli è una sequela di record e numeri impressionanti: 4 volte mvp e la nomina di giocatore del decennio da parte di Fox Sports possono bastare per farsi un'idea di chi si sta parlando.
BRADY LO INCORONA — Eli, il più giovane dei Manning con i suoi 31 anni, sa benissimo di aver messo in ginocchio i Patriots, ma divide tutto il merito del successo con i compagni: "Non riguarda una persona, è qualcosa che coinvolge tutta la squadra insieme". E la sua performance sta tutta in un aggettivo: "E' stata una partita impetuosa, una stagione impetuosa". Anche il suo avversario più temibile, Tom Brady, riconosce ancora il suo dominio, già assaggiato dolorosamente nel 2008: "Eli ha fatto una grande stagione. Hanno meritato di vincere. Noi tutti sentiamo che potevamo fare qualcosa in più. Comunque meglio esserci e perdere, piuttosto che non arrivare neppure a questo punto"