Autore Topic: Mp3...ovvero la fine della Musica.  (Letto 16190 volte)

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juan13

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Mp3...ovvero la fine della Musica.
« il: Gennaio 22, 2008, 02:48:43 pm »
antefatto autobiografico.l
la musica è forse la maggior passione della mia vita.  dai tempi del liceo ho passato gran parte del mio tempo ad ascoltare, scoprire, leggere e capire la musica.
tutti i generi, tutti gli stili.
ho imparato a suonare e col mio gruppo, che ormai ha quasi 8 anni di storia ho pubblicato un album.

cosa penso dell'mp3 e della diffusione della musica in rete
all'inizio pensavo che i metallica fossero ridicoli, citare napster in tribunale....loro dei plurimiliardari....ma vaff.
in fondo ero sicuro che la diffusione gratuita della musica in rete fosse una cosa produttiva e geniale.
la musica è arte.....non deve essere a pagamento ma usuffruibile da tutti.
che bello posso ascoltare degli album che non sò se mi piaceranno e così decidere se comprarli o meno.
sinceramente negli ultimi 3-4 anni ho cambiato radicalmente idea.

penso che il mercato discografico internazionale sia calato drasticamente in qualità, penso che le realtà piccole fanno ancora più fatica a sopravvivere, penso che le multinazionali (ormai accorpatesi a manetta vista la crisi) o le semplici case discografiche non hanno più un euro da investire in qualcosa di ambizioso.

.quindi penso che oggi come oggi le rivoluzioni nella musica sono castrate al nascere perchè non trovano lo sbocco, e tutto è costruito a tavolino.

.trovo che chi ha veramente qualcosa di buono da proporre, perde subito l'entusiasmo perchè economicamente non ne varrà mai la pena escludendo coincidenze astrali.

.trovo che i ragazzi/ni che si scaricano tutto il possibile, sentendo troppo velocemente e male, in impianti stereo sempre più ridicoli, con qualità audio sempre peggiore l'essenza della musica non l'hanno capita.....MA NESSUNO DI QUESTI SI E' MAI SENTITO "THE DARK SIDE OF THE MOON" IN DISCO O CD O SUPERAUDIO (qui si che la tecnologia è progresso) IN UNO STEREO CON LE PALLE (senza parlare di valvolari e impianti costosissimi).

.vedo che più nessuno compra dischi....è incredibile, su dieci amici che ascoltano musica forse due comprano qualcosa........gli altri no!

pensateci, ditemi la vostra.



PS:il mio è uno sfogo contro quelli che hanno miliardi di file mp3 e poi dicono che la musica di oggi fa cagare, e che nessuno fa niente di nuovo...etc! :'(

Offline porzione

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #1 il: Gennaio 22, 2008, 03:24:35 pm »
Io personalmente credo che la questione morale sulla liceità dello scaricare mp3 sia stata accantonata dalla nascita di stores online come iTunes. Un conto era prima il dilemma davanti al quale ci si trovava: pagare un botto o scaricare illegalmente? Adesso pagando il giusto (99 centesimi a brano, 9.99 euro per quasi tutti gli album) si può scaricare legalmente ciò che si vuole. Questo sistema inoltre ha eliminato il problema rappresentato dal fatto che in un cd in genere ci sono un paio di brani degni di nota (ci sono però anche album da cui non è possibile prendere il brano singolo). iTunes mi sembra comunque abbia una certa qualità audio. Purtroppo non ho un buono stereo, quindi non credo di perdere molto ascoltando la musica dall'iPod piuttosto che dal cd. Comunque quando escono le riedizioni dei capolavori (quest'anno Sgt. Pepper's...) il buon vecchio cd lo prendo (con contorno di fidanzata che chiede che l'ho preso a fare che ce l'avevo già).
Comunque quanta gente credi abbia un impianto capace di far apprezzare la differenza tra un cd ed un sacd?

Offline Young 8

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #2 il: Gennaio 22, 2008, 03:29:17 pm »
Io personalmente credo che la questione morale sulla liceità dello scaricare mp3 sia stata accantonata dalla nascita di stores online come iTunes.

peccato che Itunes funzioni solo con Mac OS X, Vista e XP

Offline 49er

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #3 il: Gennaio 22, 2008, 03:31:08 pm »
antefatto autobiografico.l
la musica è forse la maggior passione della mia vita.  dai tempi del liceo ho passato gran parte del mio tempo ad ascoltare, scoprire, leggere e capire la musica.
tutti i generi, tutti gli stili.
ho imparato a suonare e col mio gruppo, che ormai ha quasi 8 anni di storia ho pubblicato un album.

cosa penso dell'mp3 e della diffusione della musica in rete
all'inizio pensavo che i metallica fossero ridicoli, citare napster in tribunale....loro dei plurimiliardari....ma vaff.
in fondo ero sicuro che la diffusione gratuita della musica in rete fosse una cosa produttiva e geniale.
la musica è arte.....non deve essere a pagamento ma usuffruibile da tutti.
che bello posso ascoltare degli album che non sò se mi piaceranno e così decidere se comprarli o meno.
sinceramente negli ultimi 3-4 anni ho cambiato radicalmente idea.

penso che il mercato discografico internazionale sia calato drasticamente in qualità, penso che le realtà piccole fanno ancora più fatica a sopravvivere, penso che le multinazionali (ormai accorpatesi a manetta vista la crisi) o le semplici case discografiche non hanno più un euro da investire in qualcosa di ambizioso.

.quindi penso che oggi come oggi le rivoluzioni nella musica sono castrate al nascere perchè non trovano lo sbocco, e tutto è costruito a tavolino.

.trovo che chi ha veramente qualcosa di buono da proporre, perde subito l'entusiasmo perchè economicamente non ne varrà mai la pena escludendo coincidenze astrali.

.trovo che i ragazzi/ni che si scaricano tutto il possibile, sentendo troppo velocemente e male, in impianti stereo sempre più ridicoli, con qualità audio sempre peggiore l'essenza della musica non l'hanno capita.....MA NESSUNO DI QUESTI SI E' MAI SENTITO "THE DARK SIDE OF THE MOON" IN DISCO O CD O SUPERAUDIO (qui si che la tecnologia è progresso) IN UNO STEREO CON LE PALLE (senza parlare di valvolari e impianti costosissimi).

.vedo che più nessuno compra dischi....è incredibile, su dieci amici che ascoltano musica forse due comprano qualcosa........gli altri no!

pensateci, ditemi la vostra.



PS:il mio è uno sfogo contro quelli che hanno miliardi di file mp3 e poi dicono che la musica di oggi fa cagare, e che nessuno fa niente di nuovo...etc! :'(

juan capisco il tuo punto di vista...però non sono completamente daccordo con te. ;)

1-la crisi delle case discografiche non è imputabile SOLO alla diffusione della musica in rete. questa crisi secondo me nasce anche da anni (se non da decenni) di strategie forsennate delle major che hanno preferito (e preferiscono) l'uovo alla gallina, cioè preferiscono creare ad arte casi discografici che nè posseggono una decenza musicale seppur minima (esempi sono i Tokio Hotel e i Warrant degli anni '80) e nè hanno una prospettiva o una continuità nel futuro. le case discografiche pagano moltissimo a causa della scarsa lungimiranza e della scarsissima intelligenza.

2-la diffusione della musica in rete è secondo me un grande strumento sia di libertà sia di conoscenza musicale.
molti artisti, molti gruppi e adirittura molti generi non potrebbero essere conosciuti senza programmi come emule, poichè o sono snobbati dalle grandi case discografiche o perchè più semplicemente fanno parte di un mercato di nicchia irraggiungibile per moltissime persone.


Huey

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #4 il: Gennaio 22, 2008, 04:13:55 pm »

visto che il discorso parte da "cinematografo" spiego subito la mia posizione:
no a scaricare film (non lo spiego qua però perchè vado in OT) sì alla musica mp3.

perchè sì alla musica mp3?

1. mi sembra esagerato pagare un cd 30 euro. costasse 10 euro li avrei tutti originali.
2. alla fin fine se ci guardiamo bene produrre musica non ha lo stesso costo di un film, ergo è facilmente autoproducibile e per cui vendibile.
3. la differenza alla fine della fiera sono i soldi. cioè le star che rinunciano a compensi milionari e non possono fare della musica il proprio lavoro.
4. da qui ne consegue secondo me: è vero che il musicista ha bisogno di essere aiutato per produrre, ma è anche vero che i soldi li dovrebbe fare in concerto.
cioè per intenderci il concerto live è la vera anima del musicista. è lì che dà tutto e offre uno spettacolo. ed è lì che è giusto che rientri delle spese ed eventualmente produca guadagni.
il cd di per sé dovrebbe essere scaricabile gratis e anzi, così facendo, si ha solo una più facile diffusione della propria musica (poi bisogna vedere perchè si fa musica, vedi punto 3.)
5. non è da sottavalutare cosa ha portato l'avvento dell'mp3: ovvero la possibilità di ascoltare musica di diversi artisti.
cioè per intenderci io in macchina (unico luogo oramai dove ascolto musica) ho il mio lettore mp3 con le canzoni più disperate.
canzoni anni '70 e canzoni dei giorni nostri.
pensa se dovessi comprare i cd per avere tutte queste canzoni, dovrei ipotecare la casa...

poi sinceramente a me non dispiace se gruppi o cantanti costruiti a tavolino dalle grandi major spariscono dalla faccia della terra (britney spears e cagate varie).
per contro, con gli mp3 moltissimi artisti che non si conosco proprio perchè non supportati validamente da una casa discografica possono finalmente emergere e portare la loro musica nelle case di tutti.




Offline Bears54

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #5 il: Gennaio 22, 2008, 04:26:24 pm »
Concordo con Juan quando dice che la musica è arte.... ma così non è per le case discografiche , è un industria che tenta di spremere il più possibili e dagli artisti e da noi utenti finale, dignificato il caso della rivolta dei grandi blockbuster come Robin Williams e i Coldplay la nuova gestione della EMI.

Come dice Porzione sono contento di dare il giusto al mio cantante/gruppo preferito ed infatti degli U2 , Radiohead e soci vari ho tutto originale in MP3 da itunes e CD. Certo non darei mai soldi per comprare il CD di Britney da regalare alla mia nipotina. C'è musica e musica.

@ Juan è anche vero che il suono del vecchio disco in vinile è poesia e ne ho vari miei e di mio fratello, però se si rompe la puntina  :fiu:
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juan13

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #6 il: Gennaio 22, 2008, 04:33:04 pm »
rispondo a huey




1. mi sembra esagerato pagare un cd 30 euro. costasse 10 euro li avrei tutti originali.
vabbè però non è vero che costano trenta.
un cd standard originale lo paghi 19 quando è caro.
la nuova raccolta dei led zeppelin 2 cd ed un dvd costa 20,90.
sono d'accordo, i cd nuovi sono cari, ma tutti i classici li trovi a 5-10-15 euro.


3. la differenza alla fine della fiera sono i soldi. cioè le star che rinunciano a compensi milionari e non possono fare della musica il proprio lavoro.
io non sto parlando dei compensi milionari...ma della sopravvivenza artistica dei gruppi piccoli e underground, che con l'avvento di internet è sempre più difficile anziche il contrario!


4. da qui ne consegue secondo me: è vero che il musicista ha bisogno di essere aiutato per produrre, ma è anche vero che i soldi li dovrebbe fare in concerto.
cioè per intenderci il concerto live è la vera anima del musicista. è lì che dà tutto e offre uno spettacolo. ed è lì che è giusto che rientri delle spese ed eventualmente produca guadagni.
il cd di per sé dovrebbe essere scaricabile gratis e anzi, così facendo, si ha solo una più facile diffusione della propria musica (poi bisogna vedere perchè si fa musica, vedi punto 3.)

è un discorso che fuonziona solo per gruppi che iniziano ad avere un promoter e richiami live, e fin qui d'accordo.
ma esistono molti gruppi che live non vengono cagati.  non faccio nomi ma conosco un gruppo progressive, sono musicisti da conservatorio.....un pò alla "quintorigo" insomma.....sono fenomenali si sono autoprodotti 2 cd....hanno suonato negli stati uniti più di una volta ed in germania, spagna....IN ITALIA NON TROVANO DATE!
per loro gli introiti verrebbero dalla vendita, sono distribuiti nei negozi, ma si sono resi conto che 80% delle persone che li conosce non ha mai comprato un loro album!!!

poi sinceramente a me non dispiace se gruppi o cantanti costruiti a tavolino dalle grandi major spariscono dalla faccia della terra (britney spears e cagate varie).
per contro, con gli mp3 moltissimi artisti che non si conosco proprio perchè non supportati validamente da una casa discografica possono finalmente emergere e portare la loro musica nelle case di tutti.

il problema è che huey te hai proprio una visione distortissima della realtà discografica!
come non si può essere d'accordo quando uno dice fanculo le major.....ma il problema è che ormai tutte le case underground saltano per aria, nessuna produce più niente di tasca propria......e perchè?
perchè se producono un gruppetto promettente tre giorni dopo i pezzi sono in rete e nessuno si caga più il cd.  e come fanno allora a sopravvivere le piccole case che producono i piccoli gruppi?




juan13

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #7 il: Gennaio 22, 2008, 04:33:46 pm »

@ Juan è anche vero che il suono del vecchio disco in vinile è poesia e ne ho vari miei e di mio fratello, però se si rompe la puntina  :fiu:

la cambi....come si è sempre fatto...come faccio tutt'ora.

Offline porzione

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #8 il: Gennaio 22, 2008, 04:59:42 pm »
A me non hai risposto.  :'(
Le puntine del mio giradischi non le trovo più. Pensavo di prendere un giradischi con presa usb per conservare i dischi prima che si rovinino.

juan13

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #9 il: Gennaio 22, 2008, 05:26:05 pm »
A me non hai risposto.  :'(
Le puntine del mio giradischi non le trovo più. Pensavo di prendere un giradischi con presa usb per conservare i dischi prima che si rovinino.

..semplicemente perchè condividevo abbasatanza il tuo punto di vista....

Huey

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #10 il: Gennaio 22, 2008, 06:33:41 pm »

Citazione
1. mi sembra esagerato pagare un cd 30 euro. costasse 10 euro li avrei tutti originali.
vabbè però non è vero che costano trenta.
un cd standard originale lo paghi 19 quando è caro.
la nuova raccolta dei led zeppelin 2 cd ed un dvd costa 20,90.
sono d'accordo, i cd nuovi sono cari, ma tutti i classici li trovi a 5-10-15 euro.

ma guarda io i gruppi che mi interessano compro l'originale perchè è chiaro che la qualità di un cd o un dvd non è paragonabile a un mp3.
resta il fatto che i gruppetti di mezzo, quelli che mi "piacicchiano" non li compro se un cd costa 20 e passa euro.


Citazione
3. la differenza alla fine della fiera sono i soldi. cioè le star che rinunciano a compensi milionari e non possono fare della musica il proprio lavoro.
io non sto parlando dei compensi milionari...ma della sopravvivenza artistica dei gruppi piccoli e underground, che con l'avvento di internet è sempre più difficile anziche il contrario!

di questo non è che mi posso esprimere perchè non sono ferrato più di tanto.
dico solo che internet offre svariate possibilità, chiaro che snaturiamo la dimensione musica così com'è adesso.
è un procedimento radicale.

io dico che se uno usa bene internet questo può essere un ottimo veicolo commerciale, per di più gratis (vedi in campo cinematografico blair with project).


Citazione
4. da qui ne consegue secondo me: è vero che il musicista ha bisogno di essere aiutato per produrre, ma è anche vero che i soldi li dovrebbe fare in concerto.
cioè per intenderci il concerto live è la vera anima del musicista. è lì che dà tutto e offre uno spettacolo. ed è lì che è giusto che rientri delle spese ed eventualmente produca guadagni.
il cd di per sé dovrebbe essere scaricabile gratis e anzi, così facendo, si ha solo una più facile diffusione della propria musica (poi bisogna vedere perchè si fa musica, vedi punto 3.)

è un discorso che fuonziona solo per gruppi che iniziano ad avere un promoter e richiami live, e fin qui d'accordo.
ma esistono molti gruppi che live non vengono cagati.  non faccio nomi ma conosco un gruppo progressive, sono musicisti da conservatorio.....un pò alla "quintorigo" insomma.....sono fenomenali si sono autoprodotti 2 cd....hanno suonato negli stati uniti più di una volta ed in germania, spagna....IN ITALIA NON TROVANO DATE!
per loro gli introiti verrebbero dalla vendita, sono distribuiti nei negozi, ma si sono resi conto che 80% delle persone che li conosce non ha mai comprato un loro album!!!

allora quello di gruppi che fuori dall'Italia fanno sfaceli e qui no è un altro discorso.
è il mercato, se qui non tiri e all'estero si ti trasferisci all'estero.
es. io amo moltissimo i Fun Lovin' Criminals che in US sono cagati zero (sono genere di nicchia), in inghilterra sono popolarissimi. risultato si sono trasferiti in UK tant'è che a londra alla virgin in occasione della partita dei dolphins ho fatto incetta di loro dvd introvabili in Italia.

per gli altri, internet secondo me è un ottimo modo per vendere a costo zero senza passare per il filtro di nessuno.
es. metto a disposizione i miei mp3 gratis e mi faccio mercato e pubblicità gratis. poi posso vendere personalmente a chi interessato a prezzi notevolmente più bassi.

aggiungo: a me è capitato di andare a concerti e sentire gruppi spalla sconosciuti e molto buoni.
peraltro, vendevano pure i cd al concerto a prezzi simbolici (7 - 10 euro). a me è capitato più di qualche volta di comprarli.


Citazione
poi sinceramente a me non dispiace se gruppi o cantanti costruiti a tavolino dalle grandi major spariscono dalla faccia della terra (britney spears e cagate varie).
per contro, con gli mp3 moltissimi artisti che non si conosco proprio perchè non supportati validamente da una casa discografica possono finalmente emergere e portare la loro musica nelle case di tutti.

il problema è che huey te hai proprio una visione distortissima della realtà discografica!
come non si può essere d'accordo quando uno dice fanculo le major.....ma il problema è che ormai tutte le case underground saltano per aria, nessuna produce più niente di tasca propria......e perchè?
perchè se producono un gruppetto promettente tre giorni dopo i pezzi sono in rete e nessuno si caga più il cd.  e come fanno allora a sopravvivere le piccole case che producono i piccoli gruppi?

(provocazione, fino ad un certo punto...)
non sopravvivono.
una soluzione potrebbe essere di portare la musica ad un altro livello. non business ma arte e amore.
scrivo e diffondo non per ricevere soldi ma perchè mi piace e per trasmettere agli altri le mie opere.



aggiungo: alla fine per me il vero problema lo ripeto sono i soldi che ci sono dietro. per anni c'è stato chi dalla musica si è arricchito.
ora i soldi non ci sono più e la gente scarica perchè può avere gratis quello prima pagava l'ira di Dio.
a me comunque non sembra che le vendite siano azzerate, quindi alla fin fine la musica a chi interessa si vende ancora.


paragone col cinema.
io sono assolutamente contrario allo scaricare film invece.
e non per la qualità (visto i televisori che fanno adesso) ma perchè per produrre un buon film ci vogliono soldi, molti soldi.
e se il film non rientra delle spese non si può pretendere che qualcuno ci rimetta di suo.

la musica è diversa invece.
ha costi molto più bassi secondo me (vedo amici che si autoproducono, la qualità non sarà eccelsa ma i costi sono senza dubbio contenuti).
cioè per intenderci per andare a vedere un film costato milioni di euro pago 7,50 euro (5,50 se vado il martedì o il mercoledì).
per comprarmi un cazzo di cd spendo almeno 20 euro...




Offline oskar

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #11 il: Gennaio 22, 2008, 07:06:51 pm »
Allora, anche per me la musica è la passione principale della mia vita, mi accompagna da sempre.
I probelmi in gioco sono tanti e grandi. Prima di tutti bisognerebbe avere il coraggio di dire che non è vero che i cd costano tanto, può sembrare paradossale ma sono uno dei pochi beni che non ha subito rincari con l'avvento dell'euro. 7 anni fa costavano 40 carte i cd nuovi, anzi forse sono leggermente diminuiti dato che girando un po' nei negozi reali e in internet si può tranquillamente pagare una novità non più di 15/16 euro. Inoltre ci sarebbe da fare un discorso lunghissimo e noioso su quanti LP si potevano acquistare negli anni '70 ad esempio con il normale stipendio di un operaio e quanti cd si possono comprare oggi con il normale stipendio di un operaio. Vi sembrerà strano ma oggi se ne possono  comprare il doppio eppure c'è la percezione diffusa che i cd costino troppo. perchè? Semplice, perchè un normale ragazzo degli anni '70 aveva poche altre cose a cui appassionarsi oltre la musica, mentre oggi siamo invasi da cellulari, computer, xbox etc... inoltre allora la musica aveva una funzione diciamo sociale che oggi ha totalmente perso. Senza contare infine che ormai quasi tutti i dischi vecchi ciclicamente vanno in nice price, a parte i long sellers Beatles e Pink Floyd (comunuqe recentemente ho visto il loro cd a 12 Euro...almeno il pifferaio alle porte dell'alba che non ce l'ha lo dovrebbe prendere a costo della vita...)
Quindi se diciamo che tutto costa troppo sono d'accordo, ma se diciamo che i cd rispetto al resto costano troppo non sono per niente d'accordo.

Poi l'MP3 ha portato indubbiamente molte cose positive ma anche altrettante negative. Oggi incidere un disco costa pochissimo: un programmino audio per il pc, un masterizzatore, il tuo strumento preferito e il gioco è fatto. Questo ha portato alla saturazione completa del mercato discografico, ad diluvio di merda nel quale orientarsi diventa impossibile dato che qualsiasi giovincello con le paturnie può incidere un disco sul suo cuoricino infranto. Per questo c'è la sensazione che non si incidano più dischi degni nota, cosa assolutamente non vera e solo molto più difficile scovarli perchè sommersi da un magma indistinto di schifezze incise senza alcun controllo tanto non ci perdi praticamente nulla. Viene quasi da rimpiangere le Majors e ho detto tutto...

Scusate la confusione, spero di essere stato minimamente chiaro...
Guasto

Offline porzione

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #12 il: Gennaio 22, 2008, 07:24:00 pm »
Ti dò ragione riguardo al fatto che dall'avvento dell'euro i prezzi dei cd sono rimasti a quel livello o sono scesi, ma non sono d'accordo quando dici che non costano troppo. Il loro prezzo era aumentato enormemente. Il prezzo è sceso perchè se fosse aumentato, chiunque avrebbe scaricato musica illegalmente.

Offline oskar

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #13 il: Gennaio 22, 2008, 08:03:46 pm »
Ti dò ragione riguardo al fatto che dall'avvento dell'euro i prezzi dei cd sono rimasti a quel livello o sono scesi, ma non sono d'accordo quando dici che non costano troppo. Il loro prezzo era aumentato enormemente. Il prezzo è sceso perchè se fosse aumentato, chiunque avrebbe scaricato musica illegalmente.

Guarda, non ho le cifre sottomano ma ti assicuro rispetto a trent'anni fa i salari sono aumentati n volte di più rispetto al prezzo dei cd/lp, quindi se mi promettete di non chiamare la neuro e mettermi la camicia di forza mi arrischio addirittura a dire che 30 anni fa gli lp costavano più di oggi! Ripeto è diminuito il budget che una persona media mette a disposizione della musica perchè ci sono più "distrazioni" che 30 anni non esistevano, e per questo c'è la sensazione che il prezzo dei cd sia aumentato enormemente. Poi ovviamente si entra nel campo a me caro del relativismo assoluto, per me è molto più folle spendere 40 (sparo una cifra a caso perchè non so quanto costano) euro per un videogioco che 16 euro per un disco dei Sigur Ros. Dipende dal volare che dai alla cosa che compri. Certo tutto non si può avere bisogna fare delle scelte.
Guasto

Offline OneHandTeo

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Re: mp3..... ovvero la fine della musica.
« Risposta #14 il: Gennaio 22, 2008, 10:44:00 pm »
ma guarda io i gruppi che mi interessano compro l'originale perchè è chiaro che la qualità di un cd o un dvd non è paragonabile a un mp3.
resta il fatto che i gruppetti di mezzo, quelli che mi "piacicchiano" non li compro se un cd costa 20 e passa euro.


di questo non è che mi posso esprimere perchè non sono ferrato più di tanto.
dico solo che internet offre svariate possibilità, chiaro che snaturiamo la dimensione musica così com'è adesso.
è un procedimento radicale.

io dico che se uno usa bene internet questo può essere un ottimo veicolo commerciale, per di più gratis (vedi in campo cinematografico blair with project).


allora quello di gruppi che fuori dall'Italia fanno sfaceli e qui no è un altro discorso.
è il mercato, se qui non tiri e all'estero si ti trasferisci all'estero.
es. io amo moltissimo i Fun Lovin' Criminals che in US sono cagati zero (sono genere di nicchia), in inghilterra sono popolarissimi. risultato si sono trasferiti in UK tant'è che a londra alla virgin in occasione della partita dei dolphins ho fatto incetta di loro dvd introvabili in Italia.

per gli altri, internet secondo me è un ottimo modo per vendere a costo zero senza passare per il filtro di nessuno.
es. metto a disposizione i miei mp3 gratis e mi faccio mercato e pubblicità gratis. poi posso vendere personalmente a chi interessato a prezzi notevolmente più bassi.

aggiungo: a me è capitato di andare a concerti e sentire gruppi spalla sconosciuti e molto buoni.
peraltro, vendevano pure i cd al concerto a prezzi simbolici (7 - 10 euro). a me è capitato più di qualche volta di comprarli.


(provocazione, fino ad un certo punto...)
non sopravvivono.
una soluzione potrebbe essere di portare la musica ad un altro livello. non business ma arte e amore.
scrivo e diffondo non per ricevere soldi ma perchè mi piace e per trasmettere agli altri le mie opere.



aggiungo: alla fine per me il vero problema lo ripeto sono i soldi che ci sono dietro. per anni c'è stato chi dalla musica si è arricchito.
ora i soldi non ci sono più e la gente scarica perchè può avere gratis quello prima pagava l'ira di Dio.
a me comunque non sembra che le vendite siano azzerate, quindi alla fin fine la musica a chi interessa si vende ancora.


paragone col cinema.
io sono assolutamente contrario allo scaricare film invece.
e non per la qualità (visto i televisori che fanno adesso) ma perchè per produrre un buon film ci vogliono soldi, molti soldi.
e se il film non rientra delle spese non si può pretendere che qualcuno ci rimetta di suo.

la musica è diversa invece.
ha costi molto più bassi secondo me (vedo amici che si autoproducono, la qualità non sarà eccelsa ma i costi sono senza dubbio contenuti).
cioè per intenderci per andare a vedere un film costato milioni di euro pago 7,50 euro (5,50 se vado il martedì o il mercoledì).
per comprarmi un cazzo di cd spendo almeno 20 euro...





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"Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più. Ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa."
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