chi ha parlato di fenomeni?
io ho scritto che Melo non e' capace di giocare con una seconda superstar (vedi Amare) e che al momento a NY vince ma gioca con figuranti (intendo non superstar, mi sembrava chiaro il senso).
Tu mi hai risposto a Denver giocava con figuranti? Nel senso che non vi era una seconda super star e poteva fare quel cavolo che voleva, SI! Almeno questo e' la mia opinione.
Nene, uno che al suo massimo splendore ha contribuito con 14+8 circa, e' un buon giocatore nulla piu'.
In generale non sono d'accordo sul Vs (tuo e di Westwood) discorso NY vince e' merito di Melo, NY perde e' colpa di Melo. Mi sembra pero' che se si parli di puntare in alto probabilmente la posizione di Westwood sia + corretta, qualcuno dovrebbe fare capire a Melo che tenere la palla sempre in mano, con attacco asfittico (causa circolazione inesistente), e tirare 30 volte a partita non porta molto lontano soprattutto nei playoff.
Il discorso, se vogliamo parlare seriamente, sarebbe da affrontare + a monte, a livello di dirigenza. I Knicks hanno mollato 100 e rotti milioni ad un giocatore da pick and roll, poi quando la coppia pg/pf funzionava bene (Felton-Amare) hanno deciso di smontare la squadra (molto giovane e futuribile) per un talento All Star, ma che gioca e ha sempre giocato in un modo incompatibile con l'All Star che avevi preso poco prima a 100 e rotti milioni.
Ora solo la dirigenza di NY poteva non accorgersi che questi giocatori non si mixavano bene!
Quello che pero' ho notato, nel periodo Lin, Amare and company, e' che Melo mal sopporta di non essere sempre e cmq la prima donna. Il basket e' in primis un gioco di squadre al quale grande solisti completano ed esaltano il collettivo, non e' un gioco per single player nel quale ogni tanto anche il collettivo puo' dire la sua.
L'esemplificazione di questo atteggiamento e' l'impegno di Melo in difesa, prima inesistente per sua volonta' non certo per limiti fisici.
Questa e' la mia opinione