lasa stà alma,non mettere mai la mano sul fuoco per il ciclismo finiresti per scottarti.
il doping nel ciclismo comincia sin dalle categorie giovanili(non tutte le società lo fanno sia ben inteso.ci sono ancora persone con la testa sulle spalle)partendo con polverine tipo l'aulin,per cercare di innalzare la soglia del dolore muscolare,passando dalle iniezioni di ferro piuttosto che, soluzioni saline per faforire il recupero fisico.
man mano che si sale di categoria si va sempre più sul pesante.spiace vedere un accanimento così asfissiante sul ciclismo e la cecità assoluta su altri sport.io mi sono fatto la mia idea:che venga liberalizzato alla fine è una scelta di vita che uno fa.si eliminerebbe questo commercio di sostanze sotto banco,che porta milioni di euro nelle tasche di chi lo gestisce.alma entrambi abbiamo praticato il ciclismo amatoriale,avrai sicuramente pedalato più di una volta con dei proffessionisti in allenamento e sicuramente avrai chiesto per curiosità come ho fatto io.alla fine tutti ti danno la stessa risposta,è una scelta di vita,un compromesso al quale decidi di sottostare.l'importante è usare la testa nel farlo.queste persone sono meglio dei dottori quasi,sanno cosa e quando prendere,in base agli obbiettivi stagionali che decidono di inseguire.poi non sempre la forma fisica va di pari passo col doping.dulcis in fundo subentra la classe del corridore.un corridore forte già di natura,con gli aiuti esterni non verrà mai raggiunto da un idividuo meno dotato di natura.per farla breve il detto è:un asino non sarà mai un cavallo.