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Offline A-Rod

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« Risposta #6945 il: Maggio 18, 2012, 01:08:00 am »
Mi concilia il sonno

ma come?
 :teosad:
non guardi le partite?
 :teosad: :teosad: :teosad:

Offline joker

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« Risposta #6946 il: Maggio 18, 2012, 01:21:56 am »
ecco,bravo.
controlla bene tutto quello che è stato scritto,poi oltre a rivolgerti all'utente A-Rod (aaron rodgers) , rivolgiti anche ad altri utenti,però.
 :ciaosci:

Non sono qui per fare figli e figliastri. Mi sono rivolto a te semplicemente perchè mi sembra, dopo aver letto la discussione, che tutto il casino sia stato innescato dal tuo post.

Se precedentemente a questa discussione hai subito attacchi io non ne sono a conoscenza (se fosse così segnalalo). Mi sono semplicemente limitato ad intervenire in questa discussione dove, se non mi è sfuggito qualcosa, si stato tu a cominciare.


Offline contedefa

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« Risposta #6947 il: Maggio 18, 2012, 11:54:33 am »
hai ragione,mi scuso.non sono di parola.
ma sai, ho controllato e ci sono troppi dati sensibili nell'account.numeri di carta di credito,indirizzo e mail e cose così..
non mi fido a darle in mano a un bambino
 :teosad: :teosad:
scusa ancora.
ora vado a vedermi indiana miami.
speriamo bene..per indiana. :teosad: :teosad:

tu immagino guarderai spurs-clippers per l'ovest.
che sfiga
 :teosad: :teosad:


Chi è il giocatore con la peggiore % di vittorie nei playoff con più di 45 gare giocate?

come con il tuo mitico game pass non le guardi entrambe  :mmahh: :mmahh: :mmahh:

Offline contedefa

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« Risposta #6948 il: Maggio 18, 2012, 11:57:15 am »
Non sono qui per fare figli e figliastri. Mi sono rivolto a te semplicemente perchè mi sembra, dopo aver letto la discussione, che tutto il casino sia stato innescato dal tuo post.

Se precedentemente a questa discussione hai subito attacchi io non ne sono a conoscenza (se fosse così segnalalo). Mi sono semplicemente limitato ad intervenire in questa discussione dove, se non mi è sfuggito qualcosa, si stato tu a cominciare.

Joker non mi sembra che stiamo facendo niente di male, la discussione mi sembra abbastanza civile.

Certo A-Rod ha incominciato, TRA L'ALTRO NON HA ANCORA CAPITO CHE IO NON HO MAI SCRITTO/DETTO CHE CON LIN VINCEVANO O CHE MELO E' SCARSO (non erano miei i post su Lin fenomeno), pero' ripeto i toni sono normali.

Ovvio A-Rod usa spesso delle bad word (una in particolare), ma lo sappiamo tutti che i bambini lo fanno per sentirsi grandi, quindi lasciamolo fare.


Offline Young 8

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Offline contedefa

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« Risposta #6950 il: Maggio 18, 2012, 02:25:34 pm »
Dwyane Wade Yells At Erik Spoelstra on Sidelines (Game 3)

bella partita di Wade e rompe pure i coglioni.

Queste super star, super viziate hanno veramente rotto. Cmq Pacers 2-1, vediamo.

Se LeBron va fuori in semifinale non si toglie l'etichetta di perdente nemmeno dopo il primo titolo

Offline sbiri

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« Risposta #6951 il: Maggio 18, 2012, 02:35:46 pm »
ma è possibile che miami in due anni non sia stata in grado di costruire un attacco un po' più lineare?

io temo che abbiano ancora la serie in mano, non credo che wade farà un'altra partita così, ma indiana comunque difende sul serio e questo mette a nudo i difetti di un attacco davvero primitivo e orrendo

vero che stanno hanno sbagliato anche un sacco di tiri piedi per terra, ma guardarli giocare, tolte le prodezze individuali è una pena

Offline Young 8

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« Risposta #6952 il: Maggio 18, 2012, 04:17:57 pm »
ma è possibile che miami in due anni non sia stata in grado di costruire un attacco un po' più lineare?

io temo che abbiano ancora la serie in mano, non credo che wade farà un'altra partita così, ma indiana comunque difende sul serio e questo mette a nudo i difetti di un attacco davvero primitivo e orrendo

vero che stanno hanno sbagliato anche un sacco di tiri piedi per terra, ma guardarli giocare, tolte le prodezze individuali è una pena


Offline Bears54

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Offline contedefa

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« Risposta #6954 il: Maggio 18, 2012, 11:15:15 pm »
Su, mi sento buono oggi, diamogli un aiutino.
Le colonne GP e GS stanno per Games Played e Games Started, A-Rod se non conosci il significato delle parole trovi una buona traduzione su www.wordreference.com
Te la farei io ma sono al doposcuola e lo trovo piu' istruttivo dei tuoi post

http://espn.go.com/nba/player/stats/_/id/1975/seasontype/3/carmelo-anthony

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 :fiu:

Offline contedefa

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« Risposta #6955 il: Maggio 19, 2012, 11:26:03 am »
Grande vittoria per L.A. occasione buttata per OKC.

Arbitraggio curioso sul finale, un filino casalingo. A parte questo i lunghi di OKC non esistono in attacco. Dispiace contraddire un gran conoscitore della spicchia come Bagatta ma Perkins, Ibaka, Collison, Nazi non hanno la minima idea di come si gioca spalle a canestro e sono in grandi difficoltà a chiudere quando ricevono lo scarico di un penetratore. L'unico che può incidere in attacco è Ibaka con il jumper dai 5 metri (ma non avrei affidato a lui il tiro sul meno due a meno di un minuto dalla fine tra l'altro cadendo indietro).

Offline sbiri

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« Risposta #6956 il: Maggio 19, 2012, 01:39:06 pm »
Grande vittoria per L.A. occasione buttata per OKC.

Arbitraggio curioso sul finale, un filino casalingo. A parte questo i lunghi di OKC non esistono in attacco. Dispiace contraddire un gran conoscitore della spicchia come Bagatta ma Perkins, Ibaka, Collison, Nazi non hanno la minima idea di come si gioca spalle a canestro e sono in grandi difficoltà a chiudere quando ricevono lo scarico di un penetratore. L'unico che può incidere in attacco è Ibaka con il jumper dai 5 metri (ma non avrei affidato a lui il tiro sul meno due a meno di un minuto dalla fine tra l'altro cadendo indietro).

Arbitraggio in effetti troppo fiscale per tutta la partita (mi pare oltre 70 liberi), poi nel finale kobe al solito tutelatissimo mentre si sono mangiati il fischietto sul rimbalzo offensivo di durant che ha oreso una bella botta e persa
Comunque oklahoma non è squadra ancora in grado di avere equilibrio e buona gestione dei finali
Tra l'altro fisher è lì anche per ragionare un po' ma tra tiri forzati e sportellate sembrava matto

Offline aaron rodgers

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« Risposta #6957 il: Maggio 19, 2012, 01:39:46 pm »
NBA Eastern Conference review 07.05.12 - 13.05.12

Chicago Bulls - Philadelphia 76ers 2-4

Ci eravamo lasciati con la serie sul 3-1 per i 76ers abili a sfruttare i problemi fisici dei Bulls. Gara 5, allo United Center, ha visto una prova di orgoglio dei Bulls che si sono imposti per 77 a 69 guidati da un Deng da 24 punti e 8 rimbalzi e un Boozer da 19 e 13.
Chicago è quindi tornata a Philadelphia con qualche speranza di impattare la serie. Dopo aver ripreso a fine terzo quarto i Sixers sul 63 pari, i Bulls hanno cercato un mini allungo (sono arrivati fino a più quattro) ma sono stati ripresi dalle triple di Williams e Iguodala.
A due minuti dalla fine si sono riportati in vantaggio di tre punti (76-73) grazie ad un canestro di Deng e a due liberi di Gibson.
In un finale caratterizzato dai tanti errori al tiro, Hawes è riuscito a portare a meno uno i suoi ma una decisa schiacciata di Asik ha riportato sul + 3 i Bulls (78-75) a 25"9 dalla fine. Young ha realizzato il nuovo meno uno. A questo punto, palla in mano a Chicago e fallo di Hawes su Asik. Due errori ai liberi del lungo turco (attorno al 40% in stagione ma 4 su 5 nella partita, prima degli ultimi due tentativi), sul secondo rimbalzo di Iguodala che si invola in contropiede. Fallo dello stesso Asik e due tiri liberi per AI che porta i suoi sul 79-78. Sul disperato tentativo da 3 punti di CJ Watson (stoppato da Iguodala) si chiude la stagione dei Bulls.
Prosegue invece quella dei Sixers che incontreranno i Celtics per la 19esima volta neila storia dei playoff NBA.

Indiana Pacers - Orlando Magic 4-1

Gli Indiana Pacers non sprecano una partita in più per chiudere la serie. Dopo essere stati sorpresi in gara 1 dai Magic, aver vinto gara 2 e gara 3 senza grossi problemi e aver vinto lottando con i denti gara 4 al supplementare, si sono imposti in gara 5.
I Magic ci hanno provato lottando con quello che avevano e sono rimasti in gara fino a poco meno di 8 minudi dalal fine quando Nelson ha realizzato l'80-83. Da lì in poi i Pacers hanno creato un divario incolmabile per questi Magic che sono sprofondati 105-87.
Indiana ha dimostrato di avere una squadra molto solida in difesa ed efficace in attacco.
Ora affronterà Miami in una serie sulla carta scontata a favore degli Heat, ma non ci sentiamo di dare i Pacers già morti.

Miami Heat - New York Knicks 4-1

Anche Miami chiude in fretta la "pratica" New York. Dopo aver perso gara 4 al Madison Square Garden, i Miami Heat vincono senza troppi patemi gara 5 e si apprestano ad affrontare i Pacers.

Boston Celtics - Atlanta Hawks 4-2

La serie torna ad Atlanta per gara 5 con Boston intenzionata a chiudere la serie. La partita è combattuta ed equilibrata e la prima metà di gioco si chiude sul 40 pari. Atlanta prova l'allungo e si porta fino al 66-54 a poco meno di tre minuti dalla fine del terzo quarto.
Ma Boston non ci sta e guidata da Rondo chiude con un 10 a 0 di parziale (6 punti e 1 assist per il play biancoverde) si riporta sul 66-64 alla fine del terzo periodo.
Atlanta, dopo aver subito il sorpasso per mano di Rondo e Allen, si riporta sul +7 (83-76 a poco più di 4 minuti dalla fine). La reazione dei Big Three bostoniani non tarda ad arrivare: Garnett, Pierce e poi una tripla di Allen riportano la gara in parità a quota 83 a 2'41" dalla fine.
Horford (19 punti per lui) piazza un mini parziale di 4-0 per l'87-83. Paul Pierce sfrutta il 12esimo assist di Rondo per portare i suoi sul -1 a 50"6 dalla fine. Dopo un errore di Teague e uno di Pierce, Josh Smith butta via la rimessa regalando a Rondo il pallone con poco meno di 10 secondi.
Il n.9 biancoverde però pasticcia a sua volta e perde palla: 87-86 Atlanta e serie che torna a Boston per gara 6.
I Celtics iniziano l'ultimo periodo avanti di 4 (67-63) allungano fino al 74-65 guidati da uno splendido Kevin Garnett (28 punti e 14 rimbazli a fine partita).
Atlanta piazza un parziale di 14-2 (con 8 punti di Horford, saranno 15 per lui alla fine) e allunga 79-76 a 2'23" dal termine. Boston risponde con Pierce e Garnett (80-79). Poi si va avanti con i tiri liberi fino ai due decisivi di Pierce che fissano sull'83-80 il punteggio finale.

Eastern Conference semifinals

Boston Celtics - Philadelphia 76ers 1-0

Una serie sulla carta scontata a favore dei Celtics ma che, come dimostrato in gara 1, potrà essere ricca di sorprese.
Da una parte ci saranno l'esperienza dei Big Three (Allen, Garnett, Pierce), coadiuvati da Rondo, Bradley (titolare con Allen a partire dalla panchina) e Bass.
Dall'altra la gioventù dei Sixers con cambi pericolosissimi, uno su tutti Louis Williams. Fondamentale sarà anche l'apporto dei più esperti Brand e Iguodala.
Gara 1, dicevamo, ha dimostrato che questa serie sarà forse più euilibrata del previsto. In stagione regolare Philadelphia era partita alla grande arenandosi poi nel finale e venendo risucchiata fino all'ottavo posto finale. La fortuna ha voluto però premiare i 76ers, voltando le spalle ai Bulls e togliendo di mezzo la loro superstar Derrick Rose. I ragazzi di coach Collins hanno colto al volo l'occasione e dopo aver eliminato i Bulls 4-2 si giocano le loro chanches di accesso alle finali di Conference dando vita al 19esimo capitolo della sfida Boston-Philadelphia nella storia dei playoff NBA.
I Boston Celtics, partiti in sordina hanno scalato posizioni terminando quarti nella regular season. Le loro chiavi tattiche sono state piazzare Garnett da "5" con ottimi risultati e promuovere in quintetto Avery Bradley (molto utile anche a livello difensivo) facendo respirare Ray Allen che parte dalla panchina.
Per battere i Sixers in gara 1 (92-91 il finale) ai Celtics sono serviti un Garnett da 29 punti e 11 rimbalzi e un Rajon Rondo versione tripla doppia (13 punti, 12 rimbalzi e 17 assist).
Finale di gara tiratissimo con Boston che dopo aver allungato a più 6 (90-84) con Pierce ha rischiato grosso vincendo solo di 1 punto (92-91).

Miami Heat - Indiana Pacers 1-0

La serie è iniziata ancor prima di scendere in campo: Frank Vogel ha voluto mettere pepe su questa sfida dichiarando che i Miami Heat sono la squadra che fa più "flopping" (ossia simula i falli, accentua le cadute) dell'intera NBA. Per questo è stato multato di 15.000 dollari ma le sue dichiarazioni dimostrano la sua intenzione di voler dare battaglia su tutti i fronti in questa serie.
Passando al basket giocato, Lebron James, fresco MVP della regular season (terzo premio personale), delizia i suoi tifosi con una prestazione da 32 punti, 15 rimbalzi e 5 assist e i suoi Miami Heat, favoriti sulla carta, riescono ad avere la meglio di una squadra tosta come i Pacers imponendosi per 95-86.
Indiana ha problemi di falli e chi ne soffre più di tutti è Paul George (uno dei talenti emergenti in questi Pacers) che gioca 26 minuti relizzando solo 6 punti. Il play George Hill (in quintetto al posto di Collison) e il centro Hibbert chiudono con cinque falli (ma con 17 punti e 11 rimbalzi). Danny Granger, 4 falli e soli 7 punti in quasi 39 minuti di gioco, fa registrare una brutta prestazione.
Miami sfrutta i suoi Big Three per imporsi in questa prima gara. La nota negativa è l'infortunio agli addominali subito da Chris Bosh che lo terrà lontano pare per tutta la serie.
Indiana è una squadra solida difensivamente e ha tanti uomini di talento in fase offensiva. Sarà interessante vedere se riusciranno a far pendere dalla propria parte la bilancia di questa serie sfruttando l'assenza di Bosh che toglie ulteriormente centimetri e talento al reparto lunghi degli Heat.
Miami Heat che, dal canto loro, non possono fallire il secondo assalto al titolo e che avranno quindi la pressione di dover arrivare fino in fondo.

Offline contedefa

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« Risposta #6958 il: Maggio 19, 2012, 01:46:36 pm »
WESTERN CONFERENCE – 09.05.2012 – 18.05.2012

I Lakers e Clippers sono due squadre che hanno storie, tradizioni, e fans completamente diversi ma condividono almeno una caratteristica: amano i drammi. Entrambe le squadre sono maestre nel rendete complicata qualsiasi easy task. Entrambe sopra 3-1 al primo turno, i Clips peraltro inaspettatamente, ed entrambe sono dovute arrivate sino a gara 7 per accedere al secondo turno e affondare i riposatissimi Spurs e Thunder.
La serie più emozionante delle due sopra citate è stato sicuramente Memphis-Clips, sia per la fisicità che i Grizzlies hanno imposto nella serie sia per i finali di gara al cardiopalma. L’unica gara veramente mai in discussione è stata gara 5 dove i Grizzlies sono partiti a razzo chiudendo il primo quarto 36 a 22 e non si sono più guardati indietro.
Gara 6 ha rispettato l’andamento rapsodico della serie con diverse alternanze al comando della partita. I Grizzlies, anche in questo caso, sono partiti fortissimi chiudendo il primo quarto a più nove ma i Clips hanno rimontato fino ad arrivare al quarto finale punto a punto. La partita è stata decisa, inaspettatamente visto il rendimento scostante, da un paio di giocate decisive di Conley Jr. L’ex Ohio State ha segnato 5 punti di fila compresa una bomba con mano in faccia che ha sicuramente segnato la partita. Z-Bo è stato dominante nel secondo tempo, ed ha chiuso la gara con una sontuosa doppia doppia da 18+16.  L’ex di turno, sfortunatamente per i Grizzlies, si è dimostrato ancora ben lontano dal 100%. Zach, nonostante la innata capacità di conquistare rimbalzi offensivi, appoggiando il corpo sull’avversario e l’enorme arsenale offensivo è apparso in evidenti difficoltà fisiche durante la serie. Uno Z-Bo al 100% avrebbe cambiato radicalmente l’esito finale della serie. Gara 7 è stata un gara di  nervi dove alla fine ha vinto chi, pur sbagliando tantissimo, ha infilato un paio di canestri in più. La gara è arrivata in parità sino al quarto finale ma Memphis non ha potuto superare il 6-36 (16,6 %) prodotto dal trio Conley Jr, Z-Bo, Mayo. Griffin e Butler hanno emulato le orribili prestazioni del summenzionato trio ma la panchina dei Clips, sempre inferiore a quella di Memphis, ha giocato un ruolo deciso. Il quartetto Martin, Young, Bledsoe e Williams hanno fornito un apporto decisivo, realizzando la metà dei punti totali dei Clips (41 su 82) con K-Mart autore di 11 punti, 10 rimbalzi (di cui 4 offensivi) e 2 stoppate.
Anche i cugini gialloviola sono approdati al turno successivo. Li avevamo lasciati avanti 3-2 nella serie in attesa di gara 6 in trasferta a Denver. I Lakers sono stati orrendi durante tutta la regular season lontano dallo Staples e in gara 6 hanno confermato il trend. Un grandissimo problema per i lacustri continua a essere la marcatura della pg avversaria. Nonostante l’ingresso di Sessions al posto del veterano Fisher non si sono ancora visti cambiamenti significativi. Lawson ha letteralmente fatto quello che voleva, segnando il suo career high nei playoff con 32 punti in soli 30 minuti e Brewer ha fornito un sostanzioso ed efficace apporto dalla panca (18 punti con 8-12). Imbarazzante sulla sponda Lakers la prestazione di Gasol, 1-10 dal campo, 3 punti e 3 rimbalzi. Nonostante lo straordinario recupero da 1-3 a 3-3, prima di gara 7 allo Staples Center nessuno pensava che i Nuggets avrebbero potuto battere in trasferta una squadra esperta ed abituata a questo tipo di pressione come i Lakers. E così è stato! Lawson, Afflalo e Harrington hanno tenuto i Nuggets in linea per la vittoria sino al terzo quarto ma non è bastato. Gasol ha cancellato in 48 minuti tutte le critiche ricevute poche ore prima, giocando una partita superba (migliore dei suoi con 23 punti, 17 rimbalzi e 6 assits). Sotto canestro i due 7 piedi dei Lakers dominato, catturando addirittura 20 rimbalzi offensivi in due. Sulla sponda Denver, drammatica serata per il nostro Danilo che buca in maniera clamorosa la prima grande sfida playoff della sua carriera chiudendo con un misero 1-9 dal campo.
Dopo essere, faticosamente, approdate alle semifinali le due squadre di L.A. stanno affrontando le due migliori franchigie a Ovest. Al momento gli Spurs stanno conducendo 2-0 nei confronti dei Clippers dando la netta impressione di non aver mai dovuto spingere sull’acceleratore per portare a casa la vittoria come dimostra lo scarto medio di 16,5 punti a partita. Paul sta soffrendo la marcatura di Parker e l’organizzatissima difesa dei Clips. Le prime due gare dell’ex Nola sono state disastrose, sia dal punto di vista offensivo che difensivo. In gara due Parker, che festeggiava 30 anni nella serata, ha letteralmente preso possesso del palcoscenico penetrando la difesa dei velieri a piacimento. La serie non sembra che abbia molto da offrire, troppo grande il gap tra le due squadre.
Nell’altra semifinale le cose invece sono molto più interessanti. Nonostante la serie abbia apparentemente rispettato il fattore campo sino ad ora, 2-1 Thunder, gara 2 e 3 sono stati decisi nei secondi finali e sarebbero potuto andare in un senso o nell’altro. Evitiamo di commentare gara 1 dove i Lakers sono arrivati senza energie dopo le 7 gare con Denver e non sono mai stati in partita anche sotto di trenta. Ma gara due, solo 48 ore dopo il blow out di gara 1, è stata completamente diversa. I Lakers si sono ritrovati avanti a due minuti dalla fine quando, uno dei migliori closer della storia, ha iniziato a fare giocate da giocatore di C.S.I. Per iniziare si è fatto rubare la palla cercando di effettuare un passaggio molto pigro ad un compagno fuori dall’arco dei tre punti, poi ha sbagliato 2 tiri in attacco. Negli ultimi 6 minuti Kobe ha fatto 0-6 dal campo con 1 persa e un fallo. Nonostante ciò i Lakers hanno avuto la possibilità di portare a casa gara 2 sulla rimessa finale. World Peace ha trovato Blake nell’angolo libero per un buon tiro ma il n. 5 gialloviola non è riuscito a realizzare. Gara 3 allo Staples è stata altrettanto emozionante. I Lakers hanno tentato subito la fuga grazie ad un avvio fulmineo (16-4) costringendo coach Brooks a cambiare le carte in tavola. Fuori Westbrook, il cui apporto difensivo rimane sospetto, e dentro il veterano Fisher per quasi tutto il primo quarto. OKC è lentamente rientrata soprattutto grazie alle penetrazioni a difesa schierata di James Harden e i Thunder sono andati a riposo all’intervallo sotto solo di 3 punti. I Thunder hanno provato ad allungare nel terzo periodo ancora grazie ad Harden autore di un passaggio tutto campo a Durant per un easy lay up e poi nell’azione successiva abile a rubare il pallone a metà campo a Gasol ed a punire i Lakers da oltre l’arco. I Lakers, comunque, non hanno mollato e la partita si è decisa negli ultimi minuti dalla lunetta. Serata strepitosa per i lacustri dalla linea della carità, sia per percentuale realizzativa (97,6%) sia  per il numero totale dei liberi concessi da una terna arbitrale un generosa con la squadra di casa (42). La gestione del possesso, probabilmente, decisivo dei Thunder, conclusasi con uno scarico a Ibaka per un tiro in fade contestato dai 5 metri non è parsa esattamente una scelta brillante. OKC deve capire in fretta cosa non ha funzionato se non si vuole ritrovare tra 24 ore (si ci sono i back to back anche nei playoff) sul 2-2. Sicuramente la partita ha confermato un dato arcinoto, e cioè come OKC non possa contare minimamente sui suoi lunghi per un contributo offensivo spalle a canestro e il solamente Ibaka possa pungere da 5 metri, con il jumper frontale o dalla linea di fondo.


Offline joeflacco5

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« Risposta #6959 il: Maggio 20, 2012, 01:32:34 am »
Spurs con 3/4 di piede in finale di Conference