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Ma per fare il coach?

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ponchia:

--- Citazione da: carson - Gennaio 12, 2014, 01:24:44 pm ---ho giocato in 3 squadre e visto almeno altri 4 team allenarsi, ti posso assicurare che in italia l'allenatore medio non è minimamente preparato ad allenare.
quasi sempre si tratta di ex giocatori, ma le capacità organizzative sono scarsissime, come anche i loro drill.

l'allenamento classico in italia è pieno di tempi morti, che uniti allo scarso minutaggio settimanale sul campo, provocano enormi lacune ai giocatori e una crescita molto più lenta del previsto sotto il profilo tecnico.

molti allenatori pensano che esercizi come l'oklahomna drill possano servire ad apprendere la tecnica E QUESTO fa ben capire quanto capiscano di tecnica.
inoltre, è radicato in loro l'essere cresciuti in italia dove il calcio la fa da padrone, spesso infatti insistono nel far correre inutilmente i giocatori, quando ad essi serve solo:
velocità,agilità e potenza, 3 cose che non migliori di certo correndo come un cretino.

quindi, meno impari da loro e meglio è.

l'utente che ha suggerito di entrare in un team come assistente ha pienamente ragione, ma una volta entrato e magari in 2-3 stagioni riuscirai ad ottenere il ruolo, NON applicare ciò che hai visto.
documentati su siti americani, anche youtube può essere una risorsa se conosci l'inglese, ma lascia perdere gli allenatori italiani.

l'unico da imitare in italia è papoccia, e nonostante il nome non è italiano

--- Termina citazione ---

Discorso in gran parte condivisibile, ma un tantino estremizzato.
In Italia c'è anche qualcuno capace, ridurre il tutto ad una sola persona mi sembra un pò riduttivo e ingeneroso.
Il paragone con gli States è improprio e inutile. Per una serie di motivi.
1) da loro si allenano ogni giorno
2) è il loro sport, mi sembra ovvio che siano molto avanti
3) questione di cultura sportiva, da noi ci si avvicina al football intorno ai 18 anni, da loro a due anni hanno il pallone in mano.

E poi c'è la madre di tutte le motivazioni: le risorse economiche.
Nel mio piccolo ho ricoperto tutti i ruoli che si possano ricoprire in una squadra, tranne il presidente. Giocatore, addetto alle statistiche, assistent coach, coach, consigliere, addetto stampa, magazziniere, porta acqua ecc ecc. Quindi so cosa dico.
I ragazzi che iniziano a giocare si documentano, come tu dici (internet, youtube ecc) e ovviamente fanno il paragone con quello che vedono, cioè il football USA. Che è quanto di più sbagliato si possa fare, non come principio (ovviamente è a quello standard che ci si deve ispirare) ma nel senso che è fuorviante di quella che è la nostra realtà.
Far venire un coach capace dagli States costa parecchio, aggiungici i costi di gestione tipo campo, attrezzature, campionato, arbitri, ambulanze ecc e capisci bene che, da parte della dirigenza del 90% delle nostre squadre è durissima. E siccome sono tutti costi imprescindibili se vuoi giocare, quando hai uno sponsor che ti da 20mila euri l'anno (ripeto, il 90% delle squadre e mi sto tenendo largo) puoi tagliare solo sul coach e quindi ti affidi agli ex giocatori che lo fanno gratis e alla loro esperienza. Poi, che tra questi ce ne siano moltissimi incapaci siamo daccordo pienamente.
Però finiamola di fare paragoni con gli USA perchè non servono e sono dannosi. Ai ragazzi che ho allenato e che alleno dico sempre una cosa:"Guardate tanta NFL, tanta NCAA, ma ricordatevi sempre che quello è uno sport simile al vostro ma NON è lo stesso sport al 100%".
Così come gli dico che da me possono imparare anche molto, ma il vero salto di qualità lo faranno quando la squadra potrà permettersi un coach americano con i controcazzi (come avvenne per me all'epoca dei dinosauri) e mandare il sottoscritto a reggere i fogli del suddetto coach...

carson:
condivido tutto quello che hai detto, ma io non ho scritto che in italia devono allenarsi come in america per tempo impiegato e risorse economiche.
ho semplicemente detto che ho visto allenamenti di squadre ridicoli, con drill che non aumentano certo le qualità tecniche di un giocatore.
ho visto allenatori fare 2 mesi di preparazione atletica, IN UNO SPORT ANAEROBICO, è ridicolo.

per giudicare un allenatore se capace o meno, basta vedere come si riscalda la sua squadra prima di una partita.
sono stato in usa 7 volte negli ultimi 2 anni ed ho assistito come spettatore al tc dei miami hurricanes, forse a fine anno potrò finalmente trasferirmi a tampa, dove faccio avanti e indietro da 1 anno e mezzo e vendo abitazioni.
non voglio paragonare quella gente alla nostra gente, dico semplicemente che i loro sistemi sono molto più innovativi dei nostri.

ho visto allenamenti in italia di 2 ore divisi in:
-30 min di corsa e stretching
-30 min di vecchi drill "tecnici"
-1 ora di inutile scrimmage attacco vs difesa.
tutto questo a 3 mesi dal campionato.

lasciamo poi da parte i playbook, dove gli allenatori spesso esagerano sia nella forma che nella quantità.

ero a milano durante la partita danimarca vs italia, ho visto i danesi annientare la squadra italiana con 25, forse 30 giochi offensivi.
al contrario ho visto playbook di allenatori italiani composti da oltre 150 giochi con alcune varianti.
collaborano con gente che durante il giorno lavora spesso e questi fanno dei playbook lunghissimi, quando qualunque squadra ben allenata con 30 giochi a memoria e di perfetta esecuzione potrebbe battere qualsiasi avversario.


forse sono stato sfortunato a vedere solo allenatore scarsi (1 ifl e tutte le altre lenaf).

ponchia:
Totalmente daccordo sul discorso dei playbook.
Qui la maggior parte dei coach fa dei playbook della madonna (molti poi li copiano via web). Giochi bellissimi, sofisticati, una goduria.
Il problema è che un playbook lo si fa in base al personale che hai a disposizione non in base alla sua "bellezza".
Personalmente ho visto playbook con incroci delle linee e pulling delle linee spettacolari.
Peccato fossero per delle squadre in cui la linea migliore era 130 kg (di cicca e non muscoli) e correva le 40 yds in 5 secondi e mezzo nella ipotesi migliore.
Risultato: sul campo una chiavica.
Nel mio piccolo, per i ragazzi delle giovanili, faccio playbook con pochi giochi (15/20 al massimo) e glieli faccio ripetere fino alla noia. Ho vinto un campionato sperimentale arena (8 vs 8) con un playbook di 10 giochi offensivi in totale.
Semplicemente erano studiati in base al livello della squadra e del personale a disposizione.

Piergiu74:
Ci sono in Italia coach preparatissimi e seghe...come in tutte le cose della vita, chi vuol far bene ha il modo per farlo.

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