Accidenti Sbiri hai toccato un argomento su cui si potrebbero davvero scrivere fiumi di parole.
Premetto che io sono un pescatore subacqueo e quindi uccido gli animali…………..non lo faccio per sadismo infatti mangio tutto quello che pesco e di certo non mi metto a sparare ai pesci solo per il gusto di fare una strage.
Nel momento in cui pesco però non mi sento in colpa perché semplicemente sono cosciente di due cose che orami tutti sembrano dimenticare:
1) l’uomo fa parte della catena alimentare spesso è predatore ma ogni tanto è preda
2) la natura di ogni uomo è quella del predatore e come tale io non la rinnego
Visto che si parla di libri e non voglio andare in off-topic se ti interessa posso dirti il titolo ed il nome di uno scienziato americano che recentemente ha scritto un libro di grande successo sull’evoluzione dell’uomo…………..purtroppo fino adesso il testo è solo in inglese.
Gli studi di qs autore che ti riassumo brevemente dicono più o meno questo:
L’uomo di neandertal si sarebbe evoluto nelle uomo sapiens grazie a tre elementi connessi tra di loro: la caccia, il consumo di carne e soprattutto il fuoco che ha consentito di poterla cuocere e di poterne consumare in maggiori quantità.
In parole se oggi siamo quello che siamo lo dobbiamo al consumo di carne ed alle tecniche che abbiamo sviluppato per procurarcela (ossia la caccia)………..è grazie a questo che ci siamo evoluti nell’uomo sapiens
Per qs secondo me smettere di mangiare carne è un po’ negare ciò che siamo diventati.
Sull’argomento perché alcuni animali vengono trattati meglio o peggio io ho sempre saputo una cosa: Cane, gatto e cavallo sono gli unici tre animali in grado di sviluppare un’interazione vera con l’uomo………….non c’è da stupirsi se qs sono maggiormente privilegiati rispetto agli altri.
Poi il fatto che in alcune culture il maiale venga trattato come un pascià mi sembra più una questione religiosa ossia di dogma che piuttosto grazie alle doti di sensibilità del maiale
premesso che non sono vegetariano e credo che difficilmente lo diveterò:
tu dici che il consumo di carne è stato fondamentale per lo sviluppo dell'uomo e su questo sono d'accordo perchè il cervello umano senza carne sarebbe cresciuto a un ritmo moooolto più lento e ora non saremmo ciò che siamo (da un certo punto di vista forse era anche meglio, piccolo parere personale
). poi aggiungi che l'uomo e la caccia storicamente sono un tuttuno e pure su questo sono d'accordo.
ora ti chiedo, allo stato attuale delle cose è più "snaturante" non mangiare carne o mangiarla?
mi spiego meglio. a mio parere nell'epoca moderna non è rimasto NULLA o quasi nulla dell'iterazione uomo-natura che tu citi per "giustificare" il consumo di carne. noi abbiamo industrializzato pesantemente anche gli animali, produrre un detersivo o un petto di pollo alla fin fine è la stessa identica cosa perchè il fine è lo stesso...produrre produrre, abbassare a più non posso i costi, produrre produrre ovviamente con tutto le conseguenze del caso. io scrivo da una delle regioni italiane a più vocazione agricola...ebbene ti posso assicurare che la tradizione contadina e quasi ancestrale di uccidere il maiale non esiste più, ma non esistono più nemmeno gli allevamenti piccoli o piccolissimi quelli che danno la qualità...ormai tutto è fagocitato dalla grande industria.
il tuo discorso vale, ma è un discorso che si basa su una realtà inesistente al giorno d'oggi.
poi bisogna fare alcuni distinguo.
l'uomo di 30.000 anni fa doveva necessariamente mangiare carne perchè ne valeva della sua sopravvivenza altrimenti perchè avrebbe dovuto rompersi il cazzo a cacciare?
ma ora la situazione è completamente diversa, abbiamo raggiunto un tale tenore di vita che rinunciare alla carne non implica nessuna conseguenza negativa.
il punto è...abbiamo mangiato per secoli carne per necessità ora che non abbiamo più questa necessità perchè dobbiamo continuare?