Partirà nel 2008 la nuova
All American Football League una lega che al contrario di quella che vuole creare Mark Cuban, la UFL, ha molto meno i tratti circensi e più idee per emergere come diversivo primaverile.
Vi giocheranno solo atleti non più eleggibili al college come giocatori e laureati, saranno tutti dipendenti della AAFL e non delle singole squadre quindi gli stipendi, una media intorno ai 100000 dollari annui, saranno similari per tutti in base al ruolo. Si tenterà di dare una squadra a vari stati della confederazione che partecipano al progetto e si darà soprattutto modo a chi non viene scelto al draft, di continuare a giocare con un buon stipendio e di mettersi quindi in mostra ancora qualche anno per le squadre della Lega di Goodell.
Per ora hanno aderito Alabama, Arkansas, Texas, Florida, Michigan e Tennessee, molte stanno già creando i roster, in alcuni troverete ex giocatori Nfl.
La lega è gestita da Cedric W. Dempsey ex presidente della NCAA e quindi molto esperto nella gestione di leghe sportive. Dietro di lui un manipolo di uomini tutti dell'ambienta atletico/universitario e simili. L'idea è buona, molti impianti hanno dato adesione (universitari, ma anche il Ford Field) per eventuali gare. L'idea di dare un futuro a giocatori meno talentuosi non è male, e farci vedere un po' di football più genuino rispetto a pagliacciate come la XFL o, probabilmente, UFL, non è male.
Il vantaggio è quello di sfruttare idoli locali del college che potrebbero continuare a giocare per la stessa gente garantendo magari pubblico e l'idea di giocare un campionato a stati, tutto sommato, non è male e può sfruttare alcune rivalità già esistenti. Inoltre qui il piano non è quello di contrastare la NFL perchè se anche vi è molta richiesta di football pro in alcune aree, la Lega che tutti amiamo è davvero troppo radicata in ogni angolo d'America per avere rivali.
Questo campionato potrebbe essere una bella alternativa alla AFL di primavera-estate e un ottimo passatempo ora che è sparita anche la NFL Europa.
Speriamo.