I Warriors per Santo Stefano.
In una delle serate più coinvolgenti degli ultimi tempi a Bologna, i Warriors erano assolutamente presenti. E non solo tra il pubblico, ma tra coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Ci riferiamo alla grandissima festa, perchè di incontro festoso si è trattato, per la raccolta di fondi destinati alla ristrutturazione della Basilica di Santo Stefano a Bologna.
La nostra città ha risposto alla grande, come forse non accadeva da anni a questa parte; i bolognesi si sono radunati intorno ai più grandi artisti locali (cantanti ed attori), hanno coinvolto le maggiori autorità del territorio e la CISL si è incaricata di organizzare un evento storico per la città. Morale: un Futurshow gremito in ogni ordine di posto, un incasso molto interessante, interamente devoluto per la causa, un incontro tra giovanissimi e persone più mature, un ritorno al dialetto (per quanto possibile), insomma, un totale di grandissime emozioni per significare l'amicizia verso un luogo che ogni bolognese, come è stato più volte citato, porta un amico straniero quando viene a visitare la nostra città.
La serata delle Sette Chiese, monumento che impersonifica Bologna, la sua gente, la sua storia.
E così, in occasione di questo fantastico evento, gli organizzatori hanno anche chiamato sul palco un altro elemento importante della città: il suo entusiasmo sportivo, quello più vero, quello che, unitamente alla musica, unisce i sentimenti popolari. E così, quando Andrea Mingardi ha presentato tre società sportive importanti, veri punti di riferimento del territorio, ha detto Fortitudo e Virtus (tanto di cappello) e Warriors Bologna.
Ebbene si, alla soglia del compleanno delle 30 stagioni sportive, che ricordiamo ricorrerà nel 2011, i Warriors Bologna erano di fronte ad oltre 10.000 persone, con una serie di flash fotografici da fare invidia ad un pilota di formula 1, con tanta serenità e spirito di appartenenza ad una città che li ha fatti nascere ed oggi li vede difendere i propri colori.
E' stata un'emozione grandissima, che rimarrà nel cuore di chi l'ha vissuta dal vivo e di chi l'ha vissuta attraverso le varie cronache della stampa.
Santo Stefano è un patrimonio dei bolognesi, ed anche i Warriors, con il dovuto rispetto nel confronto, lo sono.
Quella società Warriors Bologna che è nata il 14 gennaio 1981....in via Santo Stefano n.71 (guarda un po'), e che oggi gioca all'Alfheim Field in via degli Orti....quartiere Santo Stefano (altra coincidenza), e che da martedì sera si sente ancora di più, portavoce,nel piccolo mondo del football americano,di spirito bolognese, quello dell'amicizia, quello dell'entusiasmo e, perchè nasconderlo, anche quello delle Tagliatelle della Nonna Pina.
Un grazie di cuore a chi ha consentito tutto questo, con la ferma consapevolezza che un piccolo sasso del meraviglioso complesso architettonico di Santo Stefano (come ha detto anche la signora Ricciarelli) sarà un sasso di chi ha contribuito all'evento, pertanto sarà un sasso guerriero.
Galleria delle immagini dell'evento
That's football