Autore Topic: L'Angolo delle scommesse sportive  (Letto 114514 volte)

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Offline Young 8

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #660 il: Giugno 21, 2010, 09:56:14 pm »
giocato l'under 2.5 dopo il rigore sbagliato


vediamo tra quanto bancare......


 :shame:

santanadotson

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #661 il: Giugno 21, 2010, 09:59:00 pm »
io direi subito perche' e' nell aria

Offline Young 8

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #662 il: Giugno 21, 2010, 10:12:22 pm »

santanadotson

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #663 il: Giugno 21, 2010, 10:14:39 pm »
culo stretto? :coffeplease:

Offline Mone 24

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #664 il: Giugno 21, 2010, 10:23:15 pm »
io devo avere sempre un tot di soldi per stare tranquillo,diciamo 500 euro nel conto ma cio' non vuol dire che li giochi,anzi spesso i rischi son quasi nulli.per dire oggi ho messo 10 euro a fine 2 set sulla sconfitta della schiavone che m isembrava cotta,poi e' effettivamente crollata e dopo 3 game ho rivenduto vincendo 12 euro sulla sconfitta della schiavone e quasi altrettante sulla vittoria.poi sono andato a giocare su altri campi disinteressandomi di come e' finita la partita..e cosi via..4 euro qui...1,40 li...3 euro su rochus contro djokovic e rivendendo appena ha vinto il set...insomma piccole vincite mttendo pochi soldi..ma continuative ,poi a fine giornata prelevi sperando che la fatica mentale spesa venga ripagata in denaro

Ma non c'è una bella online guida su questo metodo di gioco?
What's the difference between me and you?

santanadotson

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #665 il: Giugno 21, 2010, 10:38:26 pm »
su you tube in inglese ce ne sono centinaia ma va visto dal vivo con qualcuno che te lo spiega magari mentre gioca,in italiano di interessante non ne ho visti per ora,tempo fa ho inserito un video simpatico ma non entra nello specifico della giocata.se trovo qualcosa faccio sapere nei prox giorni

Offline joeflacco5

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #666 il: Giugno 21, 2010, 11:02:50 pm »

Offline zukkkk

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #667 il: Giugno 22, 2010, 11:01:56 am »
il problema e'che qualcuno ti accetti il back o il lay, se vai a giocare su verona-portosummaga c'e' solo buffalo che ti accetta le scommesse contro il verona  :adler:


"...agh agh..agh..fuori tempo massimo..guarda guarda ..facciamo pi
pirlo.. guarda cosa fa..ahvìa..ha lalucidhia dheh..la lalucidhia dheh
di vedere Rossi in mezzo all'area..poi..poi..pooi ci vuol la qualità
anche (silenzio)..interviene l'altro..tocca di
siniiistro..lui..inconclude di destro..noh eh..dheehh..DE rossi..pperò
...tutti vanno a abbracciare PPirlo..."

Online Buffalo78

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #668 il: Giugno 22, 2010, 12:07:41 pm »
Se avessi scommesso contro il verona tutte le volte che ero certo che avremmo perso a quest' ora sarei alle barbados.
 :doh:

Offline zukkkk

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #669 il: Giugno 22, 2010, 12:27:44 pm »
Uhm non hai qualche nozione di base di mercati finanziari?

Quando punti sei giocatore, quando banchi sei bookmaker/scommettitore (accetti scommesse, ma scommetti anche)
Se tu fai contemporaneamente un punta e un banca della stessa somma e' come se ti compri un'assicurazione, l'unico ostacolo e' che ci sia una controparte ad accettare la tua scommessa. Vinci la differenza di quotazione fra punta e banca e se la puntata va male non perdi niente.

punto 100 sul pareggio a 5 -> vittoria potenziale 400
banco 100 sul pareggio a 4.9-> perdita potenziale 390

cosa succede ora. Esce pareggio? vinco 400 e perdo 390 (devo ripagare chi ha accettato la mia scommessa di non pareggio che in parole povere ha scommesso contro di me).
Non esce Pareggio? perdo 100 della prima puntata e sono coperto dal fatto che la bancata mi ha portato in saccoccia 100, perchè sono bookmaker.

Se vai a vedere le quotazioni noterai che le quotazioni del back (punta) sono inferiori al lay (banca) sempre. La tua abilità e fortuna sta nel riuscire o a prevedere e azzeccare il momento in cui il "banca" sarà inferiore al "punta" oppure a trovare qualcuno che accetta la tua scommessa.
Avendo la possibilità di seguire il match live, con le quotazioni che cambiano in tempo reale, all'inizio puoi semplicemente puntare e in caso dopo, se vedi che le cose non girano, puoi bancare, però devi essere rapido perche' se tutti cominciano a bancare il prezzo della bancata sale e dici ciaociao ai tuoi soldini.

Piuttosto che farti tutti i ragionamenti "se pareggio, se vinco, se buh, ma sono bookmaker o scommettitore", pensala come "se punto vendo, se banco acquisto". Nei mercati finanziari quando guadagni? Quando vendi a un prezzo più alto dell'acquisto. Facendo una vendita e un acquisto dello stesso importo sulla stessa partita/azione guadagni o perdi il differenziale vendita/acquisto (in gergo finanziario differenziale denaro/lettera, bid/ask spread).

Scalping invece e' quella tecnica che prevede che tu controlli il mercato costantemente e appena c'e' un down/uptick (il prezzo va giù/su) di un importo minimo tu sei li col mouse pronto a vendere comprare.
Lo scalping sui mercati e' vista come un'infamia in quanto vai a rubare la posizione a quello che ha messo in vendita/offerto per l'acquisto una somma di pochi centesimi diversa dalla tua


"...agh agh..agh..fuori tempo massimo..guarda guarda ..facciamo pi
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Offline A-Rod

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #670 il: Giugno 22, 2010, 03:30:31 pm »
Se avessi scommesso contro il verona tutte le volte che ero certo che avremmo perso a quest' ora sarei alle barbados.
 :doh:



 :plaxico2:

Offline Mone 24

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #671 il: Giugno 23, 2010, 02:51:46 pm »
Non è che potreste farmi un esempio concreto?
What's the difference between me and you?

Offline groalbe

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #672 il: Giugno 29, 2010, 10:03:04 am »
A volte il senso comune è ingeneroso, quasi perfido. Metti un lavoratore qualsiasi, costretto a girare il mondo per 40 settimane l’anno. Merita senza dubbio rispetto. Rispetto che lievita se il lavoro non garantisce la busta paga mensile: guadagni solo se sei bravo. Se non sei capace non solo non vinci, ma perdi i tuoi soldi. Si, avete capito: stiamo parlando di chi vive di scommesse. “Scommettitore Professionista”: fa effetto dirlo, ma è così. Il tennis è forse lo sport più adatto per chi scommette. Tornei ogni settimana, partite ogni giorno…Le occasioni per guadagnare (pardon: provare a guadagnare) non mancano. Il fatto è che l’immaginario comune vede lo scommettitore come un mezzo delinquente, che vive nell’ombra e spilla soldi alla gente. Niente di più falso. Chi scommette a tempo pieno investe tempo, energie e denaro per svolgere un’attività che può dare grandi soddisfazioni, certo, ma non offre alcuna garanzia di guadagno. E non si tratta di loschi figuri, che vivono di soldi facili. Noi ne abbiamo conosciuto uno al torneo di Umago, e gli abbiamo chiesto un’intervista. Il nostro obiettivo non era certamente avere indiscrezioni su partite truccate o avere chissà quali rivelazioni. Semplicemente volevamo capire come funziona un mondo di cui tanti parlano…senza conoscerlo. E abbiamo capito tante cose.

…Come ti si può definire?
“Sono uno scommettitore di professione, vivo di questo. Anche se in realtà “scommettitore” non è la parola esatta. Io non gioco mai prima della partita. Gioco durante, in base a quello che vedo. Opero con Betfair, l’unico operatore di betting Exchange, che è diverso dal bookmaker tradizionale. Su Betfair si gioca contro gli altri scommettitori. Prima eravamo in tanti a operare direttamente sul campo, c’era un po’ di speculazione. Adesso siamo rimasti in pochi, è molto più dura”

Quali vantaggi si hanno stando sul campo?
“Un vantaggio temporale (le immagini tv, anche quelle in diretta, o l'aggiornamento del live score avviene con qualche secondo di ritardo rispetto alla realtà dei fatti n.d.r.) . Vedi l’evolversi dell’evento in tempo reale: questo avvantaggia rispetto a chi scommette da casa, davanti alla TV o al live score. Spesso accade che chi scommette da casa punti su una situazione di punteggio che in realtà non è quella. Io devo essere veloce a cliccare per concretizzare questo vantaggio. A volte mi capita di farlo ancor prima che finisca il punto, magari prima che si giochi uno smash. Oggi è sempre più dura vincere, anche perché ci sono meno soldi. Per vincere bisogna rischiare”

Il tuo modo di operare si chiama “trading online”. In cosa consiste?
“Esempio: giocano Federer e Nadal e uno dei due ha una palla break. Il break è la situazione che modifica maggiormente le quote. Appena finisce il punto faccio la giocata sfruttando il vantaggio temporale. Ma non sempre riesco ad abbinare i soldi che vorrei”

Privilegi il circuito ATP o quello WTA?
"Ultimamente mi sono spostato verso le donne. Ritengo che il tennis femminile sia più facile per chi scommette. Tra gli uomini si gioca su pochi punti: se uno va avanti di un set e di un break è quasi impossibile che perda. Tra le donne, invece, la giocatrice in svantaggio ha sempre l’opportunità di tornare in gara. Sono in vivo disaccordo con Dmitry Avilov, lo scommettitore russo che ha dichiarato di vincere cifre importanti giocando le favorite. In realtà giocare i favoriti è il modo migliore per perdere soldi. Mi è quasi venuto il sospetto che si tratti di un fake. Lui, tra l’altro, ha sostenuto di essere andato al torneo di Budapest: io c’ero, non l'ho visto."

Come siete visti dalla società?
“Male. Diciamo che lo scommettitore ha una pessima remunerazione sul piano sociale. In realtà non facciamo niente di male, la nostra attività è monitorata ed alla luce del sole. L’ATP conosce i nostri nomi. Betfair collabora con la Tennis Integrity Unit, possono fare tutti i controlli che vogliono. Non mi piace il fatto che abbiano accostato gli scommettitori sul campo alle partite truccate. Ma scusa, che senso ha andare sul campo (e metterci la faccia) se so già il risultato di una partita? “

E L’ATP come si comporta nei vostri confronti?
“Diciamo che siamo tollerati. Va detto che la situazione cambia da paese a paese. Negli Stati Uniti, ad esempio, è vietato giocare online. In realtà i rischi di incorrere in sanzioni sono abbastanza bassi, al massimo possono perseguire chi ti dà la scommessa. Ma alla fine abbaiano e basta. Dal nostro punto di vista i posti peggiori sono la Francia e la Germania. In Germania sono tremendi: ti cercano con il binocolo e se ti “beccano” ti buttano fuori.”

Tu sei mai stato buttato fuori?
“No. Quando vieni preso una prima volta ti prendi un warning, una specie di ammonizione. Al secondo richiamo scatta l’espulsione. Una volta sono stato ammonito: me ne sono andato di mia spontanea volontà. Non voglio problemi in questo senso.”

In quanti siete a fare questo tipo di vita?
“Fino a 2-3 anni fa quasi tutti i paesi erano “rappresentati”. Eravamo circa una trentina. Adesso siamo molti meno per una serie di motivi: il giro di vite condotto dall’ATP contro gli spettatori muniti di PC portatile, la difficoltà nel guadagnare e il fatto che non ci sono molti soldi in palio. Molti hanno alzato bandiera bianca.”

A proposito di ATP: che ne pensi della loro caccia alle streghe?
“La caccia alle streghe serve per scoprire chi trucca le partite, ma secondo me è durissima. Ci sarà sempre omertà tra i giocatori. Chi non sa non sa, e chi sa probabilmente non ha interesse a parlare. Mi viene da pensare che non abbiano tutta questa smania di estirpare il problema. Il fenomeno delle persone che scommettevano sul campo lo hanno eliminato. Il problema è che con queste cose lo scommettitore non c’entra nulla. Sia chiaro: le partite truccate fanno solo perdere perché le quote hanno andamenti bizzarri, anomali. Nessuno scommettitore può “intervenire” sulle partite. Quando ci sono incontri truccati subisce e basta. E ci rimette”

Tra i tennisti hai qualche preferenza o il tuo lavoro ti impone la massima neutralità?
“Preferisco non avere idee. Le mie idee nascono durante le partite. Se vedo una situazione di possibile vantaggio mi muovo. Ad esempio, qui a Umago si capiva che Ljubicic avrebbe battuto Almagro. Lo spagnolo era nervoso già dal primo set, è uno che tende a mollare piuttosto che lottare. Io posso vincere perché con l’esperienza ho capito quanto vale una quota e so se giocarla o meno. Vale la pena stare sul campo anche perché vedi cose e avverti sensazioni impossibili da recepire a casa. Per vincere devi essere bravo, altrimenti perdi. Basti menzionare un dato: su Betfair il 98% degli scommettitori è in rosso. Solo il 2% trae qualche guadagno. E’ difficile, a Umago sono a malapena vincente. Va detta un’altra cosa: Betfair ha istituito una specie di “tassa di lusso”: per i giocatori che vincono regolarmente è stato istituito un “Premium Charge”. Su ogni vincita viene detratto il 25%. E’ una bella mazzata”

Da quanto tempo giri per il circuito? E quanto giri?
“Seguo il circuito da 4 anni. Il mio primo torneo fu a Zagabria. Giro circa 40 settimane l’anno. Prima di Umago avevo seguito tre tornei femminili: Budapest, Palermo e Portorose”

Come riesci e condurre questo tipo di vita?
“Prima di tutto c’è la passione, la grande passione per il tennis. Se giro così tanto è proprio per questo. Durante gli Slam, ad esempio, mi capita di andare a seguire gli allenamenti e le partite dei junior. Indubbiamente non è una vita facile. Sono sempre solo. Viaggio da solo, mangio da solo…Non puoi avere famiglia, non puoi avere una fidanzata, e se ce l’hai ci litighi. E poi devo fare il segretario di me stesso. Prenotare voli, prenotare alberghi, pagare i biglietti d’ingresso…le spese sono tante. Non solo non c’è la certezza di vincere, ma ogni settimana si parte da un passivo: i soldi che devo spendere per essere sul posto. Tengo a precisare che non svolgo nessuna attività di insider trading, ovvero il trarre beneficio da informazioni riservate. Io pago il biglietto, mi siedo in tribuna e guardo la partita. Chiunque può fare come me, non c’è assolutamente alcun reato”

Hai mai avuto l’impressione di assistere a una partita sospetta?
Spesso ho questa sensazione. Il periodo post-Wimbledon, tra l’altro, sembra essere quello più fertile. Anche qui a Umago, secondo me, c’era una partita sospetta (non Ljubicic-Almagro, le valutazioni che ho fatto su quel match sono puramente tecniche). Io ero sul campo anche a Sopot, nel giorno del famoso Davydenko-Vassallo Arguello. Certamente è successo qualcosa, ma ho l’impressione che il russo non si sia venduto la partita. Forse semplicemente voleva andarsene in America. Molte volte, specie quando bisogna cambiare superficie e continente, non c’è più voglia di restare in un posto. Probabilmente qualcuno è venuto a saperlo e da lì è nato il tutto”.

Per quanto tempo ancora pensi di andare avanti?
“Non lo so, finchè c’è passione vado avanti. Certamente è dura, specie quando sei senza amici. Ma questo è il mio mondo, quello che so fare. Io so guadagnare soldi guardando partite di tennis”

Quali sono i migliori siti di scommesse?
“Per me esiste solo Betfair. Con le altre agenzie non avrei margini di guadagno. In una scommessa tradizionale giochi contro il bookmaker, mentre con Betfair gioco contro altri scommettitori. Betfair è monopolista nel settore, dunque può permettersi cose come il “Premium Charge” di cui parlavo prima. Ricordo che solo il 2% di chi scommette è in guadagno. Il restante 98% degli scommettitori è in perdita”.


 :santo:
                                    

Offline AnyGivenSunday

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #673 il: Giugno 29, 2010, 04:46:35 pm »

:santo:


 :santo: chi se lo legge tutto sto post  :adler:

santanadotson

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Re: L'Angolo delle scommesse sportive
« Risposta #674 il: Giugno 29, 2010, 05:46:13 pm »
la tassa del 25% degli attivi e' un ingiustizia effettivamente anche se attuata per poche persone,specie quelli che fanno speculazioni e gestiscono molto capitale.giustamente hanno fatto notare che se lo possono permettere in quanto trattasi di regime di monopolio.trovo esagerate le percentuali dei perdenti su betfair,se cosi fosse il forum bet4win e' la riunione di tutti i geni del mondo.non mi piace neanche come personaggio uno che vinceva non per la propria competenza ma per il fatto di essere piu veloce degli altri vendendo sapendo gia il risultato.