Ma come abbiamo fatto a non vincere un titolo con un arsenale offensivo del genere???
Mah, per rispondere alla tua domanda, bisogna approfondire due aspetti diversi della questione.
In primo luogo capire il personaggio Randy Moss e successivamente capire in che contesto di squadra ha giocato Moss nei suoi 7 anni in Minnesota.
Randy Moss che e' nato in West Viriginia, non proprio il peggior posto degli USA dove vivere (certo non e' la California ma neanche Harlem), per non annoiarsi troppo non ha altro da fare che dedicarsi allo sport, dotato di un fisico eccezionale riesce ad essere un fenomeno nel football, nel basket e nel baseball.
A livello di high school potrebbe benissimo essere considerato uno dei 50 migiliori prospetti di ogni tempo, solamente che tende a mettersi nei guai fin da subito.
Per una rissa con tanto di controparte ospedalizzata perde la possibilita' di andare a Notre Dame e quando viene raccatato da Florida State ( non proprio male ) si gioca il posto perche' positivo in un test sull' uso di marijuana, ecco la fine di una possibile carriera con tanto di critica al seguito.
Quello che fara' poi a Marshall College tornato a casa, e' storia, batte ogni record per il ruolo di WR, e cancella nomi del calibro di Jerry Rice (appunto come hai detto tu) dalle varie classifiche.
- Piu partite con almeno TD ricevuto
- Piu' partire consecutive con almeno un TD
- Maggior numero di TD in una stagioneecc ecc...
Il fatto e' che neanche a Marshall lo ricordano con il sorriso sulle labbra, per via di alcune dichiarazioni scomode sul disastro aereo del 1970 in cui precipo' tutta la squadra del college.
(vedi alla voce " We Are Marshall " per approfondimenti sul tema)Arriviamo al draft del 1998 e capisci bene che tutta questa pubblicita' negativa non aiuta.
Potenzialmente vale la seconda chiamata assoluta, solamente perche' al primo pick viene scelto Peyton Manning che al contrario del disperato Moss ha gia' buona parte della stampa americana ai suoi piedi, ma la sua fedina penale tende a farlo scendere di posizioni.
Ogni mock da per certo che Randy e' destinato ad andare a Dallas, ma proprio mentre a casa con la mamma il ragazzo sta chiudendo la valigia colma di pantaloncini corti e canotte da indossare in Texas ( la sua squadra preferita secondo lui, ma nessuno ci crede ) ecco che i Vaccari chiamano Greg Ellis.
Questo fatto in sostanza sortira' due effetti piu' o meno marginali nella storia di questo sport, A) Randy giurera' vendetta a Dallas che diventera' il suo bersaglio preferito, B) Dallas non passera' mai piu' su di un WR con problemi di gestione caratteriali ( vedi scelta di quest' anno ).
Ops ecco che arrivano i Vikings (21° chiamata), e ci arrivano grazie a due personaggi fondamentali di tutta sta storia, Cris Carter e Dennis Green.
Da qui iniziamo ad approfondire il secondo aspetto della questione.
I Vikings hanno una buona squadra, la difesa che ruota intorno al veterano John Randle (HOF classe 2010) ha l' impronta di un certo Anthony Kevin Dungy, meglio noto come "Tony", che da defensive coordinator relega in vetta alle statitistiche il reparto difensivo di Green. Anche in attacco non se la passano male e Carter ( primo WR ) gioca da veterano un ruolo molto importante come uomo franchigia.
Moss viene preso letteralmente sotto custodia da Cris che si allena con lui nei primissimi momenti, restando strabiliato dalle potenzialita' del ragazzo.
Restano ovviamente strabiliate anche le difese avversarie che abituate a raddoppiare Carter non sono preparate all' impatto di Randy Moss nella NFL.
Stagione da rookie con tanto di record e impatto immediato nel sistema offensivo dei Vikings ( lancio lungo e pedalare ) non a caso arriveranno agilmente ad un record di 15 - 1 con il QB di riserva.
Al championship meta' dei tifosi hanno gia' comperato il bilgietto per Miami; in casa con Atlanta invece si infrangono i sogni di gloria.
Se hai guardato video su Youtube, di certo non ti sara' sfuggito "The Missing Rings - The 1998 Vikings", in realta' non sono sicuro che i Vikings, pur battendo Atlanta, potessero poi vincere cosi' facilmente contro i Broncos, ma questo non lo sapremo mai, Atlanta di certo non ci riusci'.
Il Championship perso ruota attorno a tre momenti chiave:
- infortunio di Randle
- droppone di Moss
- errore sanguinoso di Gary Anderson dalle 38 yards, dopo 35 calci consecutivamente messi tra i pali (the "almost perfect" season)
...diciamo sfiga...!?L' anno dopo si riparte con le stesse possibilita' di vittoria, salvo scoprire che la difesa non e' piu' quella solida impostata da Dungy (dall' anno prima gia HC dei Buccaneers) che a Tampa Bay sta ricostruendo una difesa di quelle veramente solide (vedi Superbowl 2002 vinto poi con Gruden in panca).
Tendenzialmente i Vikings diventano una squadra che segna ma subisce molto e spesso il conto non torna, come non tornera' contro i Rams del " The Greatest Show on Turf " che in quell' anno sono imbattibili.
Moss avra' i soliti numeri oltre le 1400 yards, ma la sostanza non cambia,
no championship.
Il duemila e' l' anno dell' arrivo di Culpepper preso dal draft del 99. La coppia Culpepper/Moss sembra funzionare benino, visto il braccione di cui e' dotato il QB afroamericano. Moss fa la sua parte e ritroviamo i Vikings in un Championship.
Si gioca nel freddo del Giants Stadium, Vikings favoriti almeno sulla carta, risultato 41 a 0 per NY con un Amani Toomer francamente immarcabile e un Moss mai sceso in campo.
A fine partita la dichiarazione del buon Randy sara' del tipo: "I play when I want to play".
Ahia, fine del Moss gestibile e gestito e fine della possabilita' per i Vikings di vincere qualcosa, si volta pagina da questo momento.
Il prolungamento del suo contratto ( i soldi presi ) e la decisione fuoriluogo dei Vikings di farne la stella della squadra caricandone sulle sue spalle gli esiti della stessa, sono i due principali motivi dellla fine del sogno.
Dal 2001 al 2004 sara' solo discesa ovviamente non solo per colpa sua e delle sue note a margine ma di altri concomitanti fattori quali:
- Infortuni piu o meno continui di Culpepper. (Fisicamente un colosso, ma di vetro)
- Scelte penose al draft. (leggi bidoni)
- Arrivo di Tice (famoso nella NFL solamente per aver venduto i biglietti del Superbowl contro regolamento)
In tutto questo Moss ci mette del suo meglio e presto annovera in quegli anni:
- l' arresto per aver fatto inversione nel centro di Minneapolis e non essersi fermato davanti alle forze dell' ordine.(2002)
- possesso di marijuana con multa (2002)
- la pretesa dei 50 posti in prima fila a partita per gli amici intimi (2003)
- l' abbandono prima della fine della partita persa contro Chicago (2004)
- il Playoff mooning contro GB (2004)
Risultato scontato, spogliatoio spaccato in quattro con un Culpepper diventato nemico numero uno e dirigenza smaniosa di liberarsi dell' ormai controproducente fenomeno.
Ecco che torniamo allora alla domanda iniziale. Perche' non abbiamo vinto nei 7 anni di Moss ?
Semplice, perche' Moss e' un grandissimo talento altletico ma fondamentalmente "un perdente".
Sul significato di perdente (forse meglio dire "modello negativo") si potrebbe scrivere un libro ma riassumiamo dicendo che in pratica ci vogliono due cose per riuscire nello sport ad alto livello: il fisico, barrate si, e la testa, e come avrai capito qui qualche dubbio possiamo averlo (almeno intenso come testa messa nel gioco).
Tendenzialmente di questi elementi puoi pure innamorarti perche' non capisci come madre natura sia stata cosi' generosa con loro da farli cosi' belli e prestanti, ma e' una bellezza che svanisce presto e dura l' arco di una notte.
Sai che insieme alle loro prestazioni da super eroi presto ti arriverranno addosso guai alla velocita' della luce e se consideri che riesci a gestirli nel migliore dei casi, per un paio di stagioni, capisci che le possibilita' di vittoria finale si riducono notevolmente.
Carter con un decimo del talento di Moss finira' nella HOF della NFL, insieme agli eletti; Moss non verra' inserito neanche nella HOF di Marshall (tra le altre cose dove ci stanno Chad Pennington e Byron Leftwich per capirne il livello), questo perche' la NFL ha girato le spalle a Randy da subito, nonostante i record e gli anelli non vinti (e persi all' ultimo drive); Moss restera' sempre fuori da uno stereotipo di campione che non e' mai stato pur avendone la forma.
Non bisogna essere sorpresi per questo e tantomeno indignati, perche' a Moss di tutto il gioco interessa solamente la parte del gioco stesso e i soldi che ha investito nel frattempo in succhi di frutta e auto da corsa.
Treni così non passano tanto facilmente...
...per esempio dei tre Championship persi dal 1998 ad oggi, secondo me invece la piu' grossa opportunita' buttata nel cesso e' proprio quella di quest' anno e quindi come vedi di treni ne passano ancora, solo che aihme' noi non ci saltiamo sopra...!
...