Mario Balotelli: The Most Interesting Man In Soccer (in questo ambito non possono che venire in Europa per trovare qualcosa di interessante)
http://www.forbes.com/sites/sportsmoney/2011/12/01/mario-balotelli-the-most-interesting-man-in-soccer/Forbes parla di Mario Balotelli, paragonandolo, per
genio e sregolatezza, a superstar
made USA quali T.O. e Manny Ramirez. Aggiungerei anche Ochocinco, anche se quest'ultimo mi sembra più equilibrato.
Il giornalista (Adrian Melville, che tanto bianco non è; ex calciatore professionista (?) che ha giocato in USA e Brasile (mai sentito nominare)) fa inoltre notare come noi italiani, dopo l'ultima partita della nazionale, ci saremmo accorti che si è trattato del primo goal realizzato con la maglia della nazionale da un giocatore di colore. Ciò detto, Balotelli potrebbe a questo punto rappresentare a
symbol for Italy’s multiracial future.
In merito a ciò l'ex giocatore francese Lilian Thuram, parlando di Balotelli, fa presente che gli italiani si dovranno abituare presto a vedere un giocatore di colore tra le fila della nazionale.
Non voglio parlare di SuperMario come giocatore (che mi piace assai), ma del personaggio, che a quanto pare fa parlare di sè anche negli States.
In modo particolare sta storia dell'
ambasciatore multirazziale mi piace poco. Non voglio dire che in Italia non vi siano persone razziste o che non vi sia anche qui un problema, ma mi dà un po' fastidio il fatto che un giornale straniero puntualizzi (almeno questa è la mia lettura di una parte dell'articolo) sul fatto che quasi quasi necessitiamo di un simbolo sportivo di multirazzialità.
Di sportivi italiani di colore ne abbiamo avuti e ne avremo, e ben comprendo come il calcio da noi la faccia da padrone sugli altri sport, ma mi auguro veramente che il nostro popolo non migliori la sua condizione di integrazione razziale grazie ad un personaggio sportivo particolarmente eccentrico, che di sicuro in molte situazioni non può essere considerato di esempio a nessuno.
Continuo a pensare che più si puntualizza il fatto che uno ha la pelle di colore diverso, più si marca la diversità.