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Bologna Red Roofs

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frozen tundra:
Apro il thread dei RED ROOFS felsinei adesso che il roster è ormai finalmente delineato.

Dando una prima occhiata così al volo, la squadra sembra ben assortita: molti giocatori di consolidata esperienza attorniati da alcune giovani scommesse, sperando che qualche testa calda presente non faccia rimpiangere troppo la scelta (Jared Allen, Dwight Freeney, Dominic Rhodes.. please, stiamo calmi…).

La prima scelta assoluta è caduta su Tom Brady: un azzardo? Forse, ma anche se di solito al primo giro si dà la caccia ai RB, precedenti esperienze ai fantasy mi hanno fatto propendere per un franchise QB, visto i disastri che mi hanno combinato in passato gente come Brunell, Frye, Plummer e Roethlisberger. E poi Big Tom da quest’anno ha davvero un arsenale di prima grandezza, spero solo che tutte le primedonne che lo circondano (in campo e soprattutto fuori…  :shok:) non lo facciano andare in tilt. E poi comunque c’è Mr. Belichick, un nome, una garanzia. Come back-up è piovuto dal cielo al 14º giro Jack Delhomme, che non va dimenticato gioca in una ottima squadra e che solo tre anni fa è andato con pieno merito a giocarsi un superbowl fino a 3 secondi dalla fine. Quest’anno è vero che dovrà guardarsi le spalle da Carr, ma sono convinto che rimarrà ancora lui il titolare, sperando che la salute tenga. E poi c’è la grande scommessa su Aaron Rodgers: il cuore da testa di formaggio mi ha detto di prendere l’erede designato di Brett Favre, almeno così avrò un motivo di consolazione quando il Mito andrà in pensione...

Il reparto dei RB punta tutto sulla voglia di riscatto di Edgerrin James, che non credo si sia imbrocchito del tutto e che beneficierà senz’altro dell’arrivo di Whisenhunt in quel di Phoenix, con il gioco di corsa dei Cardinals destinato a migliorare notevolmente. Julius Jones forse segnerà pochi TD vista la “concorrenza” di Marion Barber a Dallas, ma rimane un corridore da più di 1000yds a stagione e anche qui confido in Wade Phillips che, da buon “guru” difensivo, non disdegna certo un attacco basato sul controllo del campo con i giochi di corsa. Come terzo RB la scelta è caduta su Dominic Rhodes: strepitoso l’anno scorso nei playoff e al Superbowl, deve dimostrare di meritare il posto da titolare (ed i soldini che gli danno…) per tutta una stagione in quel di Oakland, dove probabilmente Lamont Jordan sarà il workhorse ma sicuramente lascerà  ampi spazi a Rhodes per macinare yds e segnare qualche TD. Come del resto già succedeva a Indianapolis con James prima e Addai dopo.

Il draft board nella war-room dei Red Roofs aveva due nomi in cima alla lista dei WR: Steve Smith e Donald Driver. Un applauso al front office che è riuscito a portarli a casa entrambi perché questi due sono il fiore all’occhiello dell’attacco della squadra. Smith è probabilmente il top fra tutti i ricevitori della lega, basti pensare che nel 2006 ha portato a casa quasi 1200yds con 8 TD nonostante un pesante infortunio iniziale e la stagione balorda dei suoi Panthers. Driver è invece sicuramente il receiver più sottovalutato della lega, ma i numeri non mentono e ne fanno uno dei ricevitori più affidabili in assoluto: quest’anno poi a Packerland ci sarà un Jennings al secondo anno a fargli compagnia e a portargli via un bel po’ di pressione, per la gioia di Brett Favre e soprattutto del proprietario dei Red Roofs… L’unico neo di questo “duo dinamico” è che nel 2007 hanno il bye nella stessa giornata. A chiudere il corpo dei ricevitori ci pensa Terry Glenn, che a Dallas ha scoperto una seconda giovinezza con due stagioni da più di 1000yds e con gli occhi di tutti puntati su un certo Terrel Owens. Certo a 33 anni non si è più ragazzini, ma l’esperienza aiuterà Glenn ad accumulare ancora tanti buoni numeri. 

Se il TE Desmond Clark ripeterà la stagione scorsa (626 yds con 6 TD), potrà forse essere considerato lo steal del draft dei Red Roofs: tutto dipende da Rex Grossman e dall’attacco di Chicago per come si ripresenterà al via nel 2007. Sarà quello bionico delle prime partite del 2006 oppure quello inguardabile delle ultime (playoff compresi)? Un problema in più per Clark potrebbe essere l’arrivo di Greg Olsen dal primo giro del draft NFL, però anche qui l’esperienza di 9 stagioni dovrebbe garantire ancora buoni numeri per Clark. Come back-up è stato scelto il TE dei Bills Robert Royal, che dopo le deludenti stagioni con i Redskins pare aver trovato una sua dimensione nell’attacco di Dick Jauron. Anche a Buffalo si confida molto nel possibile notevole miglioramento di J.P. Losman, reso possibile grazie ad una linea di attacco certamente rinforzata, e questo non può che aiutare la “produzione” in attacco del TE da Wake Forest.

Per la costruzione della difesa, il draft è stato un’autentica battaglia: molti scelte “bruciate” proprio sul filo, nomi che scomparivano continuamente dal board con il corredo di svariati moccoli trattenuti a stento dal front office! Comunque sono arrivati senz’altro dei buoni giocatori, a partire dalla “stella” Champ Bailey. Il cornerback dei Broncos è un fuoriclasse assoluto, capace di ammassare numeri impressionanti (132 tackle e 18 INT - con 3 TD -  nelle ultime due stagioni) ed ancora più pericoloso da quest’anno grazie all’arrivo di Dre’ Bly dall’altra parte del campo, per quello che si preannuncia il tandem di CB più devastante di tutta l’NFL. Per restare tra le secondarie, appaiono davvero interessanti gli arrivi di Will Demps e di Ken Hamlin, due safety ancora giovani ma con già 5 anni di esperienza NFL. Hamlin da quest’anno giocherà con i Cowboys e proprio il trasferimento sotto le cure di Phillips è stato alla base della scelta, nonché l’eccellente stagione 2006 in quel di Seattle. Anche Demps è reduce da una buonissima stagione a New York sponda Giants, dove ha messo a frutto la prima esperienza di Baltimore, nella scuola della miglior difesa degli ultimi anni. L’importantissimo reparto dei linebacker è comandato da “the heart and soul” della difesa dei Philadelphia Eagles: Jeremiah Trotter, già nominato capitano della difesa della squadra felsinea. L’esperienza ed il carisma di questo grande giocatore, insieme ai numeri che garantisce tutti gli anni, ne fanno l’asse portante della difesa e chiave decisiva in molte sfide delle stagioni a venire. Al suo fianco non poteva mancare un altro grande linebacker, la testa di formaggio Nick Barnett. Che si presenta al via fresco di un rinnovo di contratto coi fiocchi, e soprattutto in una difesa che sarà la sorpresa della stagione: insieme a A.J. Hawk, Barnett forma un tandem che è una vera macchina da tackle e che a Green Bay sta già facendo sognare i tifosi. Completa il tutto una scommessa autentica, il giovanissimo sophomore Thomas Howard (classe 1983), che ad Oakland nel 2006 ha accumulato ben 88 tackle in una squadra non proprio brillante. E’ certamente un’incognita ma le premesse per le stagioni future ci sono tutte. Nella linea di difesa sono concentrati invece i “mal di testa”, con due giocatori di grande “impatto” ma anche in pericoloso conflitto contrattuale con le rispettive squadre. I Kansas City Chiefs non sanno che pesci prendere con Jared Allen, eccellente pass rusher da Idaho che dopo due stagioni al fulmicotone (18 sack e ½ con più di 100 tackles) vuole un contratto ben più oneroso: per i Chiefs infatti c’è anche la grana di Larry Johnson, che vuole la stessa cosa! Ma il problema vero per Allen si chiama Goddell: il nuovo commisioner della NFL non scherza ed il comportamento del giocatore fuori dal campo non è dei migliori. E il rischio di una sospensione è purtroppo dietro l’angolo. Non è delle migliori anche la situazione di Dwight Freeney, che è stato taggato da Indianapolis e pertanto non può andare in FA: anche qui c’è il rischio di un hold-out che potrebbe escludere dal campo per qualche partita uno dei migliori defensive end della lega. Che viene pure dalla sua peggior stagione con i Colts (dimezzato il numero dei sack messi a segno), riscattata in parte con una strepitosa post season. In ogni caso è pronto Adewale Ogunleye, altro pass rusher di buonissimo livello in una delle migliori linee difensive di tutta l’NFL, quella dei Bears. Dopo le splendide stagioni con i Dolphins, Ogunleye sembrava un po’ in declino nella città del vento ma i 6,5 sack dell’ultima stagione hanno convinto il front office dei Red Roofs a puntare comunque su di lui. Naturalmente il roster difensivo verrà completato con le ultime scelte e nel board sono già pronti un paio di prospetti da pescare nel draft rookie, che lasceranno a bocca aperta anche i fans più esigenti…

Per finire, sono arrivati due kicker non di grandissimo spessore ma comunque in grado di fare la loro parte come si deve. Il “fucile polacco” Sebastian Janikowski non ha certamente confermato le promesse balenate ad inizio carriera, ma rimane estremamente affidabile sulla media distanza (12 su 14 dalle 30 alle 49 yds nel 2006), e si spera che i Raiders quest’anno non gli facciano calciare troppi field goal oltre le 50 (ben 7 l’anno scorso, di cui solo 3 realizzati). Nel frattempo dai Bills è arrivato Rian Lindell, dove ha sorpreso tutti con un 100% di realizzazione dalle 50 o più negli ultimi due anni, ma soprattutto con una impressionante percentuale complessiva del 92% nel 2006. Anche per il veterano da 8 stagioni, ex-Seahawks, la speranza è quella che i Bills migliorino decisamente la produzione offensiva per incrementare anche i suoi punteggi.

In una lega così difficile, ci vorrà tutta la concentrazione del management, week by week, per strappare qualche vittoria agli agguerritissimi avversari e togliersi qualche bella soddisfazione il prossimo autunno.   

Bears54:
Perbacco :o sembra un articolo di qualche esperto fantasy di sports illustrated. Complimenti frozen

Cobain:
lho letto tutto stravolentieri!! complimentissimi frozen!!!!

:inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino:

frozen tundra:
 :eeeee: :eeeee: :eeeee:

Troppo buoni, ragazzi .....

porzione:
Frozen maledetto: mi hai rubato i megli giocatori. La pagherai cara.

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