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« Risposta #6825 il: Aprile 11, 2012, 07:30:36 pm »
WESTERN CONFERENCE 02.04.2012 – 08.04.2012

Dopo una rincorsa improbabile nella migliore delle ipotesi i San Antonio Spurs hanno raggiunto la cima della vetta della Western Conference, superando i Thunder che avevano occupato, saldamente, la prima posizione a Ovets dall’inizio della stagione. Gli “ex” vecchietti di San Antonio (Neal, Green, Leonard, Splitter e Blair hanno abbassato notevolemtne l’età media degli speroni) si stanno lanciando per il rush finale cavalcando una striscia di 11 vittorie consecutive. Striscia, peraltro, che non ci stupiremmo finisse come quello pre All Star con un day off di Duncan e /o Parker. Popovich conosce i suoi giocatori da una vita e sembra ritenere indispensabile dosare i loro sforzi, indipendentemente dalla possibilità di avere il fatto campo o meno per tutti i playoff ad Ovest. A modesto avviso di chi scrive una gara 7 a Oklahoma invece che San Antonio potrebbe fare una grossa differenza e non mi baserei troppo sulla recente dominante performance degli speroni a casa dei Thunder, ma Pop sembra di diverso avviso.
Comunque visto che mancano poco più di due settimane alla fine della regular season vogliamo provare a raccontare in poche righe lo stato di forma delle possibili protagoniste di maggio/giugno.

San Antonio: Come detto gli speroni sono in modalità pilota automatico, attacco fluido, difesa solida come da copione e la netta sensazione che siano molto consci delle loro possibilità e della loro profondità a livello di panchina. In settimana vittorie esterne a Cleveland e Boston (abbastanza sofferta 87-86) e in casa con il fanalino New Orleans e i Jazz.

OKC: Settimana difficile per i giovani Thunder che accusano il primo vero momento di flessione da inizio anno e chiudono 1-3, sconfitta in casa da Memphis e in trasferta dagli Heat e Indiana. Unica vittoria (quasi obbligatoria) quella maturata in casa contro Toronto. Quintetto base super, ma panchina (Harden formamlmente parte dalla panca ma quando conta è sempre in campo), non esattamente al livello di Spurs e Grizzlies.

Memphis: Quando arriva questo periodo dell’anno la truppa di coach Hollins inizia a risvegliarsi dal letargo ed ad alzare minacciosamente la voce. In settimana convincenti vittorie in casa dei Thunder e degli Heat (dominati dall’inizio alla fine). I Grizzlies hanno un calendario molto impegnativo, 5 gare giocate la settimana appena trascorsa e 5 gare in ciascuna delle prossime due e potrebbero arrivare ai playoff un filo stanchi. Dalla loro parte, come gli Spurs, hanno la qualità della panchina soprattutto adesso che, oltre a Mayo, anche Randolph parte con la second unit. Rispetto allo scorso anno l’aggiunta di Speights garantisce più opzioni offensive e chissà se Arenas ha ancora qualche colpo in canna.

Lakers: incomprensibili e indecifrabili come al solito. Vincono il derby, con un grande Bryant nei minuti decisivi, poi per celebrare il mancato sorpasso dei cugini alla testa della Pacific Division perdono le successive due gare. La prima in casa con Houston, grazie al solito Bynum che si fa espellere e la seconda a Phoenix senza Kobe per un problema ad uno stinco. Il temperamento “caldo” del giovane centro incomincia a diventare un serio problema soprattutto in vista playoff dove non ci si può permettere di buttare nemmeno una gara. Per il resto non ritengo che LA possa fare molta strada a meno che non inizi a mostrare un nuovo, e direi sorprendente visto il trend, atteggiamento difensivo. Difatti una volta battuto l’uomo dal palleggio Gasol e Bynum portano l’aiuto con la stessa frequenza con cui passa la cometa di Halley.

Clippers: Nonostante la caduta nel derby i Clippers continuano a mantenere un trend positivo chiudendo la settimana 3-1, grazie alle vittorie su Dallas e al doppio successo su Sacramento. Nervi tesi tra Cousins e Griffin e rivalità che promette di fare scintille per gli anni a venire. In generale i Clips sembrano un filo a corto di closer, e se Paul non crea per se e per gli altri sono guai, visto che il duo sotto canestro Blake-DeAndre non è tecnicamente pronto per produrre punti con costanza in post basso o fronte canestro.

Dallas: bolliti, questa è la definizione migliore per descriverli. Dirk è ancora competitivo ma il cast non è a livello delle prime 4 a Ovest. Sono vecchi, poco atletici e con un reparto lunghi assolutamente carente. In settimana hanno subito 3 sconfitte a fronte di una sola vittoria in casa con Memphis. I Mavs si sono avvicinati molto pericolosamente ai Suns e ai Jazz e non è da escludere il rischio di vederli fuori dalle prime otto.

Houston: giocano bene e ci credono sempre fino alla fine. Dragic è la miglior cosa che potesse succedere a Houston e nessuno sente la mancanza di Lowry, tanto meno quella di Martin. McHale, molto criticato da me in passato, sta ottenendo ottimo risultati da una squadra onestamente non talentuosissima.

Suns: dall’All Star Game in poi sono una delle migliori squadre risultati alla mano e vederli giocare è un piacere. Dovessero fare i playoff sarebbe un risultato clamoroso, anche se in una serie a sette gare non avremmo nessuna speranza contro Spurs o Thunder.

Jazz: se solo Harris avesse iniziato a giocare a gennaio invece che a fine marzo Utah potrebbe avere già messo al sicuro un posto ai playoff. Al momento sono in piena bagarre, ma non è detto che riescano a entrar nelle otto e in settimana pesante sconfitta contro i Suns in chiave playoff.

Denver: settimana molto negativa per Denver che batte si Phoenix, rivale quasi diretta, ma poi spreca la possibilità di consolidare la sua posizione perdendo con la coppia di fanalini di coda Golden State Nola. I Nuggets sono onestamente ingiudicabili almeno fino a quando non riusciranno, se riusciranno, a schierare almeno 7/8 decimi dei loro giocatori.


Offline EHT Mario

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« Risposta #6826 il: Aprile 13, 2012, 07:18:11 pm »
Saints Owner To Buy Hornets...
ora mi spiego l'intervento su Griffin :grassarisata:


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« Risposta #6827 il: Aprile 14, 2012, 03:54:43 pm »
EASTERN CONFERENCE REVIEW 02.04.2012 - 08.04.2012

Nella settimana appena trascorsa, a due settimane dalla fine della regular season, tiene banco il "caso Howard".
Ancora una volta il centro dei Magic è al centro delle attenzioni mediatiche.
Questa volta il numero 12 di Orlando ha praticamente chiesto alla dirigenza di "cacciare" coach Stan Van Gundy come condizione della sua permanenza.
Imbarazzante siparietto andato in onda in un intervista: coach Van Gundy rivela che Howard ha chiesto il suo licenziamento e Dwight, ignaro delle dichiarazioni appena rilasciate dal suo allenatore, che arriva e scherza con Stan mettendogli una mano sulla spalla, chiamando Jameer Nelson e chiedendo al coach il piano di gioco per la partita contro i Knicks (partita che Howard chiude con solo 8 punti e 8 rimbalzi, sua seconda peggior prestazione da quando è nei Magic).
Vedremo a fine stagione quali saranno le decisioni della famiglia DeVos, di Otis Smith e del resto della dirigenza, in ambito di mercato.

Per quanto riguarda il basket giocato, continua il momento di crisi dei Magic che portano a cinque la striscia di sconfitte (perdendo prima a Detroit e poi proprio contro New York) andando però poi a vincere a Philadelphia.
Momento d'oro per Glen Davis che sfrutta le assenze di Howard prima e di Ryan Anderson poi (problemi ad una caviglia) per partire in quintetto e per realizzare alcune grandi prestazioni personali: 31 punti e 10 rimbalzi nella sconfitta contro Detroit (assente nell'occasione anche Nelson) e 23 punti e 12 rimbalzi nella vittoria a Philadelphia (nell'occasione anche 20 punti e 22 rimbalzi per Howard che però si infortuna nuovamente e dovrà saltare alcune gare).

Per quanto riguarda le altre variazioni in classifica, continua il momento di crisi anche per Philadelphia.
I ragazzi di coach Collins chiudono la settimana con zero vittorie e quattro sconfitte (che portano il loro record a 29-27) e vengono raggiunti da New York che, dopo aver perso contro i Pacers, batte Magic e Chicago (100-99 dopo un supplementare).
Ora i Sixers devono guardarsi le spalle perché i Bucks sono sempre in agguato (quattro vittorie nella settimana, e zero sconfitte, per un record di 28-28).

New York vince al supplementare contro Chicago grazie a due triple di Carmelo Anthony, ma anche grazie a quattro liberi sbagliati al termine dei tempi regolamentari (due di Rose e due di Deng) che permettono al n.7 di pareggiare a una manciata di secondi dalla fine.
Nel supplementare un'altra sua tripla porta sul 100-99 il punteggio. I Bulls ci provano ma non riescono a realizzare il tiro della vittoria.

Nelle zone alte della Eastern Conference, Chicago comanda sempre, nonostante l'impiego centellinato della loro superstar Derrick Rose che ha recuperato da poco da un infortunio. Coach Thibodeau non vorrà certo rischiare di perderlo per i playoff, quindi valuterà bene come e quanto utilizzarlo, aiutato anche dal fatto che i suoi ragazzi hanno dimostrato di saper vincere anche senza il numero 1.

Miami stabile al secondo posto (3 vittorie e 1 sconfitta, contro Memphis), mentre Indiana sta consolidando la terza piazza (anche per i Pacers 3 vittorie e 1 sconfitta, contro Boston).

Dal quarto al sesto posto sarà battaglia tra Boston Celtics, attualmente favoriti, Atlanta Hawks e Orlando Magic.
Non ci sarebbe da meravigliarsi se l'ordine finale fosse proprio questo. I Celtics hanno tutte le carte in regola per essere la mina vagante di questi playoff.
Hanno gli uomini per mettere in difficoltà Miami e Bulls, forse più i primi che i secondi. Quindi i ragazzi di coach Rivers faranno di tutto per cercare di raggiungere e superare i Pacers per il terzo posto che varrebbe l'eventuale sfida contro gli Heat al secondo turno di playoff.

Ancora due settimane e ne sapremo di più. Intanto, godiamoci questo finale di stagione che, già nella prossima settimana metterà di fronte Miami a Chicago e a Boston.

Offline EHT Mario

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« Risposta #6828 il: Aprile 17, 2012, 10:42:26 am »
I Jazz non muoiono mai...
3-OT W against Dallas keep them alive!
What about the last playoff spot in the Western? :papa:

Phoenix (32-29) yesterday defeated Portland at home 125-107 | 7-3 in last 10
Schedule: vs OKC | vs LAC (both in back to back) | vs Denver | at Utah | vs Spurs (back to back)

Houston (32-29) yesterday lost to Denver at home 102-105 | 4 Loss Game Strike
Schedule: at Mavs | at NOH (both in back to back) | vs Golden State | at Miami (both in back to back) | vs NOH

Jazz (32-30) yesterday defeated Dallas 123-121 | 5-5 in last 10
Schedule: at Trail Blazers | vs Magic | vs Suns | vs Trail Blazes

Tie braking:
A parità di record Phoenix è avanti sia con Houston (2-1) che con Utah (2-0)
Utah è avanti con Houston (2-1)
Se tutte avessero lo stesso record Phoenix ha il miglior record nella conference 22-21 contro 22-23 di Utah e 21-23 dei Rockets
:popcorn:


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« Risposta #6829 il: Aprile 18, 2012, 09:34:31 pm »
WESTERN CONFERENCE 02.04.2012 – 08.04.2012

10 days to the end! Ormai siamo agli sgoccioli della regular season e la griglia dei playoff della Western Conference, as usual, è ancora tutta da definire. San Antonio, come profeticamente anticipato la scorsa settimana, dopo aver conquistato la vetta con la vittoria domenicale su Utah, ha prontamente perso il rematch la sera successiva. Artefice della sconfitta, più che la banda dei giovani Jazz, coach Pop che ha deciso di panchinare in un sol colpo i tre big, Duncan, Parker e Ginobili. Sconfitta (91-84) prevedibile, seguita da una meno prevedibile sconfitta in casa contro i Lakers privi di Kobe. I giallovioli hanno dominato senza mezzi termini sotto le plance dove Bynum ha risettato il suo career high in rimbalzi a quota grande. Grande prova anche di Metta (26 punti) che, in contumacia Bryant, sta ritrovando una pericolosità offensiva che ormai sembrava sparita.  Gli Spurs si sono rifatti immediatamente battendo Memphis e Phoenix (senza Nash, out per riposarsi) e chiudendo la settimana in pareggio. La testa di serie numero uno dipenderà molto dai  giorni di riposo che coach Pop intende ancora dare ai suoi tre assi e dai risultati degli speroni in loro contumacia,  tenendo bene a mente che OKC, avendo stelle molto giovani, spremerà i suoi titolari e non (Harden) sino all’ultima gara.

I Thunder in settimana hanno subito cercato di approfittare dei passi falsi commessi dai loro diretti rivali vincendo 3 partite su 4. Nonostante il 75% di vittorie registrato in settimana bisogna evidenziare come le vittorie siano occorse tutte contro squadre, al momento, fuori dalla corsa playoff (Sacramento, Minny e Bucks) mentre l’unica sia sconfitta sia arrivata in casa contro i Clips, sebbene sul filo di lana grazie al solito Paul. Il play dei Clips (31 punti, 11/20 dal campo e una sola persa) ha dominato Westbrook che ha concluso con un misero 3/14 dal campo sebbene sia stato molto aggressivo come dimostrano l’alto numero di viaggi in lunetta (13/15). Griffin ha giocato una partita a tutto tondo dando manforte sotto canestro (12 rimbalzi) ma anche facendo girare la squadra in attacco come dimostrano gli insoliti 7 assist, addirittura uno in più di Paul. Dalla panchina buon contributo di Young e Martin (10 e 12 punti rispettivamente).
I velieri continuano ad esprimere un buon gioco ed, al momento, resistono al quarto posto nonostante il pressing di Memphis che lunedì ha inflitto ai Clips l’unica sconfitta della settimana. Partita con attacchi molto equilibrati, 5 uomini in doppia cifra per i californiani e 6 per i Grizzlies. I padroni di casa producono un break nei primi due quarti (conclusi rispettivamente 24-18 e 28-23) che poi riescono a conservare fino alla sirena. Con molta probabilità, Denver permettendo, questa sfida si riproporrà nel primo turno dei playoff e si preannuncia come una serie da leccarsi i baffi.

Denver, come accennato poc’anzi, è in ottima forma. Il Gallo è finalmente tornato, McGee si sta integrando benino e Afflalo, nel periodo di contumacia Gallo-Chandler, ha iniziato a caricarsi la squadra sulle spalle offensivamente. Su Lawson non spendiamo più parole perché è ormai una certezza. In settimana i Nuggets hanno fatto registrare 3 vittorie, tra cui quella vitale contro una rivale diretta per la corsa playoff come Houston. La partita è stata molto equilibrata sino all’intervallo ma, al rientro dagli spogliatoio, Denver ha sepolto i texani con un terzo quarto da 37 punti. Sugli scudi il duo Lawson-Afflalo 20 punti per entrambi.

Rialzano la testa i campioni in carica di Dallas che, approfittando di un calendario favorevole, portando a casa 3 vittorie contro Sacramento, Golden State e Portland (priva di Aldrige fino alla fine della stagione), a fronte di una sola sconfitta maturata dopo un OT sul campo dei Lakers. Nonostante la settimana positiva molti addetti ai lavori, vedendo giocare i Mavs, valutando quanto siano vicini Suns, Jazz e Rockets e il rimanente calendario, hanno incominciato a chiedersi se saranno loro la terza squadra, dopo Boston e Chicago, nella storia della Lega a non fare i playoff dopo aver vinto un titolo. Bisogna ricordare che, rispetto alle altre 2 squadre, che perdettero Russel e Jordan, tanto per fare due nomi di peso, Dallas non può certamente additare le stesse scuse.

Settimana drammatica per Houston, che dopo aver battuto Portland, perde tre partite di fila contro tre avversarie dirette per i playoff. Le sconfitte contro Utah e Phoenix sono ancora più cocenti essendo maturate tra le mura a miche. Questo crollo verticale a poche partite dalla fine della stagione mette seriamente in pericolo le speranze dei Rockets di arrivare alla post season, considerando anche che i Suns stanno continuando a vincere contro avversarie dirette. La settimana prossima i Suns avranno un calendario parecchio ostico con OKC,Clips e Denver (sebbene tutte in casa propria) mentre Houston che gioca 5 volte ha almeno 2 gare molto abbordabili contro Nola e Golden State, poi, per entrare nelle elite eight, dovrà battere almeno una tra Nuggets, Mavs e Heat.


Offline aaron rodgers

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« Risposta #6830 il: Aprile 19, 2012, 12:09:32 am »
EASTERN CONFERENCE REVIEW 09.04.2012 - 15.04.2012

I Chicago Bulls sono ormai quasi certi del primo posto al termine della regular season. Dopo aver chiuso la settimana precedente con la sconfitta al supplementare al Madison Square Garden, i "tori" si sono presi la rivincita sconfiggendo 98-86 i New York Knicks.
Le altre due gare della settimana li vedevano ospitare Miami e poi in trasferta a Detroit. Entrambe le gare sono state concluse al supplementare e in entrambi i casi sono stati i Bulls ad avere la meglio.
Contro gli Heat, tripla di CJ Watson a 2"2 dalla sirena che vale il pareggio. Nel supplementare netto 12-2 per Chicago con Miami capace di segnare solo su tiro libero (1 su 2 sia per Wade che per Bosh).
Brutta prestazione per Rose, non ancora al meglio, che ha chiuso con due punti (frutto dell'1 su 13 al tiro), otto assist e tre rimbalzi.

Per Miami la settimana passata non è stata delle migliori. Il bilancio di questi giorni è 2 a 2 ma le due sconfitte pesano più delle vittorie (ottenute con Charlotte e a New York): sono infatti state ottenute per mano dei Boston Celtics e dei Chicago Bulls (nella gara sopra descritta).

Proprio i Boston Celtics continuano la loro buona marcia chiudendo la settimana con quattro vittorie e con l'unico scivolone sul campo dei Raptors (privi di Bargnani, per lui stagione finita anzitempo per via dei guai fisici che l'hanno costretto a saltare diverse gare quest'anno).
Il terzo posto sembra ormai inarrivabile ma il quarto posto è pienamente alla portata dei biancoverdi che non dovrebbero avere problemi a stare davanti ad Orlando ed Atlanta.

Gli Indiana Pacers stanno consolidando il terzo posto. Aiutati anche da un calendario abbastanza facile (uniche insidie i Sixers, che sono però in caduta libera, e soprattutto i Bulls all'ultima partita. Da tener d'occhio anche i Bucks in cerca di vittorie per tentare l'assalto all'ottavo posto). Ad Aprile, Granger e compagni, hanno il miglior record NBA il che lascia ben sperare i tifosi dell'Indiana che sperano che il cammino prosegua anche nella postseason.

Settimana importante per gli Hawks che sfidavano entrambe le squadre in lotta con loro per definire la classifica dal quarto al sesto posto. La gara contro i Boston Celtics è stata decisa al supplementare (per altro povero di punti, 4-2 solamente) e ha visto i biancoverdi prevalere. Due giorni dopo gli Hawks facevano visita agli Orlando Magic: il risultato non lascia spazio a dubbi 109-81 per gli ospiti che nel finale rispolverano anche Jerry Stackhouse, il quale ha dimostrato di avere ancora delle buone doti realizzative. Le altre due gare della settimana vedevano un doppio scontro con i Raptors: le squadre si sono divise la posta vincendo una gara a testa, espungnando l'una il campo dell'altra.

Gli Orlando Magic, dopo aver dato una ripassata ai Pistons (che nei precedenti due incontri avevano avuto la meglio sui biancoazzurri), vegono sconfitti sia a Washington (decisivo l'ultimo quarto) sia in casa contro Atlanta nella sopra citata disfatta.
Nell'ultima gara della settimana i Magic riescono ad avere la meglio dei Cavaliers. La nota triste per Orlando è l'infortunio a Glen Davis che costringe Van Gundy a mettere in quintetto l'ancora acerbo Daniel Orton.
In attesa che tornino Howard (ernia al disco per lui) e Turkoglu (e non pare sia imminente il loro ritorno, anzi...), i Magic dovranno inventarsi qualcosa con le rotazioni, soprattutto nel settore dei lunghi.

I New York Knicks chiudono la settimana così come l'avevano iniziata. Sconfitti dai Knicks prima e da Miami a fine settimana.
Nel mezzo due vittorie, una larghissima contro Detroit e l'altra importantissima ai fini qualificazione playoff contro i Milwaukee Bucks.
Anthony da quando (a causa, di infortuni ai suoi compagni, è tornato ad essere il primo terminale offensivo ha incrementato notevolmente punti e percentuali di tiro. In attesa del ritorno di Stoudemire, potrebbe bastare per arrivare ai playoff, poi si vedrà.

I Philadelphia 76ers continuano il loro periodo no. Riescono in ogni caso ad ottenere due vittorie che bilanciano le due sconfitte subite nella seconda metà della settimana contro New Jersey prima e Orlando poi.
Il loro record nelle ultime dieci partite è 3-7 e rischiano seriamente di essere raggiunti dai Bucks, anche se questi ultimi non ne approfittano e anzi perdono ancora terreno chiudendo sull'1-3 il bilancio settimanale.

Offline ilJoe

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« Risposta #6831 il: Aprile 20, 2012, 08:01:32 am »
certo che è una stagione strana.... ancora non riesco a vedere una squadra talmente solida da poter andare avanti senza problemi... forse i Bulls mi sembrano più "coerenti", e non mi fido di Miami...  se però Durant va avanti così sarà dura per tutti....

Offline Buffalo78

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« Risposta #6832 il: Aprile 23, 2012, 09:40:46 am »
Lakers che con le riserve rimontano un -18 ai Thunder e vincono al secondo supplementare... :popcorn:

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« Risposta #6833 il: Aprile 23, 2012, 02:34:51 pm »
Sì ma Artest???

 :doh:


en passant,aggiornamenti sul record di NY da quando non c'è il mezzo cinese,ovvero l'artefice della loro rinascita??

.....

 :noone: :noone: :noone: :noone:

Offline EHT Mario

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« Risposta #6834 il: Aprile 23, 2012, 06:25:03 pm »
 :shok: GSW @ MIN 93-88
pazzesco in pratica hanno buttato l'ottava scelta assoluta al prossimo draft -anche per la contemporanea vittoria di Detroit su Toronto-

Segnalo le risposte al sondaggio su un sito dei Warriors che chiedeva cosa pensassero della vittoria:
14% TWolves - We gave you a 21 pt lead, and AGAIN you give it right back. WTF?
6% TWolves - You deserve to burn in hell.
3% TWolves - You suck, really suck, totally suck.
3% TWolves - You're rested, we're on our 3rd consecutive road game and you LOSE?!?!?!?!
3% Why why why?
17% Bye bye draft pick. :(
2% All that energy and tanking just went down the drain.
9% Warriors always find a way to break our hearts.
11% I have never felt so disgusted about a Warriors win.
21% We are the dumbest team ever.
5% Our tank was blown up 2 games from the finish line. Arrrgh.

e ora Minnie :santo: spera che i Jazz gli ricambino il favore vincendo domani notte con i Suns...
forza ragazzi!


BTW il record dei Knicks -sperando di aver fatto bene i conti-:
Assoluto 34-30

D'Antoni 18-24  :(
Post D'Antoni 16-6    :excelent:

Con tutti e tre in campo 11-12   :stun: -ma sono 6-1 nelle ultime 7 in cui hanno giocato assieme-

Lin-less 16-15   :mapor:
Melo-less 6-2  :mmahh:
Amar'e-less 14-5  :o
 
:ciaosci:


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Offline Bears54

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« Risposta #6835 il: Aprile 24, 2012, 08:09:15 am »
Il re dei coglioni


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« Risposta #6836 il: Aprile 25, 2012, 10:57:04 pm »
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A pochi giorni dalla fine della regular season le posizioni delle prime otto ad Ovest incominciano a delinearsi. San Antonio sembra ormai certa del primo posto, grazie alle cinque vittorie di fila inanellate in settimana e alla sconfitta di OKC domenica sera sul campo dei Lakers. I gialloviola a loro volta, con la suddetta vittoria sui Thunder, hanno posto una seria ipoteca sul terzo posto e quindi sulla sicurezza di evitare i Grizzlies al primo turno. Dobbiamo partire proprio dalla fine della settimana e precisamente dal big match di domenica tra i gialloviola e i Thunder per riportare, purtroppo, l’ennesimo episodio della carriera di Metta World Peace (Ron Artest) che non ha nulla a che vedere con il gioco del basket. Verso la fine del secondo quarto Metta, autore sino a quel momento di una buona partita con 12 punti/5 rimbalzi e 3 rubate, dopo aver segnato in coast to coast e esultato battendo i pugni sul petto stile Tarzan ha, volontariamente e vigliaccamente, rifilato una gomitata in faccia a James Harden stendendolo a terra. World Peace è stato espluso, dopo che gli arbitri hanno visto il replay e realizzato la gravita del gesto, e Harden messo out dalla gara dalla concussione riportata. Metta, oltre ad avere rischiato di infortunare seriamente Harden, ha danneggiato profondamente la sua squadra visto che la Lega ha deciso per una squalifica di sette giornate e ben 6 saranno scontate durante il primo turno playoff. In sostanza i Lakers, a meno che non arrivino a giocare gara 7, non potranno contare sulla loro ala piccola titolare che nelle ultime 2/3 era stata una parte molto importante offensivamente per i losangelini. Come detto i Lakers hanno ipotecato il terzo posto avendo rimasto solo una gara da disputare contro Sacramento, non un avversario impossibile da superare.

I Clippers si sono giocati la possibilità del sorpasso in settimana con la sconfitta subiti per mano dei Suns. Incredibilmente i velieri, dopo aver vinto nettamente in casa contro i Thunder ed in trasferta a Denver, si sono fatti sorprendere da Phoenix che non ha ancora perso le speranze di agguantare l’ultimo posto disponibile. La squadra di Nash ha concluso la settimana con un bilancio di 2 vinte e 2 perse e, al momento, insegue Utah che vincendo tutte le gare disputate in settimana ha una partita di vantaggio. Tutto si deciderà martedì sera quando Utah e Suns si affronteranno sul parquet di Salt Lake City.
Houston invece è ormai fuori dai playoff dopo una settimana drammatica in cui i Rockets hanno subito 4 sconfitte a fronte di una sola vittoria. Pesantissima, e forse decisiva, la sconfitta contro Nola in trasferta dopo un overtime per 105 a 99.  Nonostante il solito Dragic (23 punti e 8 assist) e un grande apporto di Budinger dalla panca (22 punti), Houston non trova risposte per il redivivo Eric Gordon 27 punti (9/18 dal campo, 8/10 dalla lunetta) e un chirurgico Carl Landry dalla panchina autore di 20 punti (9/13 dal campo).

Se la battaglia per l’ottavo posto si deciderà al fotofinish quelle per il 4/5 e 6/7 posto non fanno eccezione.  Memphis ha rimasto due partite non difficilissime sulla carta contro Cleveland e Orlando, entrambe in casa, mentre i Clippers chiuderanno la stagione con due gare in trasferta sul campo degli Hawks e poi dei Knicks. In ogni caso i Grizzlies e i Clippers sono già sicuri di incontrarsi al primo turno dei playoff resta solo da stabilire chi potrà giovarsi del fattore campo.

Denver e Dallas si stanno invece dando battaglia per il 6 posto. I Nuggets, finalmente sani, stanno attraversando un ottimo momento di forma e in settimana hanno vinto contro Houston, Phoenix e Orlando, perdendo solamente in casa nel finale contro i Clippers. Kenneth Fareid si sta confermando la steal del draft (ricordiamo, 22 scelta al primo giro) e, probabilmente, se avesse giocato costantemente sin dalla prima giornata avrebbe potuto dire la sua anche per il premio di rookie of the year. Dallas invece, continua ad avanzare a tentoni (2-2 in settimana), e non assomiglia nemmeno lontanamente alla squadra dello scorso maggio. Al momento i Nuggets sono in vantaggio di mezza partita ma devono ancora affrontare OKC, con Durant in cerca del titolo di capocannoniere, e Minny mentre Dallas giocherà l’ultima partita in trasferta ad Atlanta contro gli Hawks che comunque giocheranno fino alla fine posto che una vittoria gli garantirebbe il fattore campo al primo turno contro Boston. Onestamente entrambi i seedings, numero 6 o 7, porranno Denver e Dallas in un primo turno veramente proibitivo contro Thunder o Lakers.

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« Risposta #6837 il: Aprile 28, 2012, 02:59:13 pm »
NBA EASTERN CONFERENCE REVIEW 16.04.2012 – 26.04.2012

Si è conclusa da soli due giorni la regular season ed è già tempo di playoff. In questa stagione corta non c’è proprio tempo per rifiatare!
Questi ultimi giorni ci hanno regalato la squadra con il peggior record di sempre: gli Charlotte Bobcats del presidente Michael Jordan, partiti con giovani di belle speranze e decimati da infortuni e trade che hanno tolto i pochi giocatori buoni della squadra hanno terminato con 7 vittorie e 59 sconfitte che valgono un record di .106.
La grande delusione è stata Kemba Walker, passato da essere campione NCAA a riserva nella peggior squadra della NBA. Ma crediamo che avrà modo di rifarsi.
Per quanto riguarda le zone alte, la classifica finale vede i Chicago Bulls al primo posto (miglior record NBA assoluto (50-16, identico agli Spurs ma, in caso di finale, saranno i Bulls ad avere il fattore campo).
Per il secondo anno di fila la squadra guidata da Derrick Rose chiude al comando la regular season. Quest’anno saranno i Philadelphia 76ers i primi avversari nella rincorsa all’anello.
I Sixers dopo essere partiti alla grande hanno avuto una flessione culminata con l’ottvavo posto finale a causa della sconfitta nell’ultima partita e della contemporanea vittoria dei New York Knicks.
Proprio la squadra della grande mela nelle ultime gare ha visto anche il ritorno di Stoudemire. I Knicks hanno chiuso con tre vittorie (sette nelle ultime dieci) e ora si apprestano ad affrontare i Miami Heat al primo turno playoff.
La squadra dei “big-three” proverà ad arrivare nuovamente in finale con la speranza di ottenere un risultato diverso dalla sconfitta dello scorso anno (4-2 per i Dallas Mavericks). Per concentrare tutte le loro forze sui playoff, gli Heat hanno mollato un po’ la presa nelle ultime gare facendo riposare i giocatori migliori.
Gli altri accoppiamenti saranno tra Indiana, che ha consolidato il terzo posto, e gli Orlando Magic.
I favori del pronostico danno vincenti i Pacers, a causa del fatto che i Magic hanno molti infortunati (su tutti il big man Dwight Howard operato alla schiena ed autore dell’ennesimo siparietto della sua “saga”: stavolta il numero 12 pare abbia chiesto di essere ceduto in estate…) e che Indiana ha chiuso alla grande il mese di aprile. In stagione i Magic sono avanti 3-1. Vedremo se saranno capaci di reggere questo scontro o se i Pacers avranno vita facile.
Infine, gli Atlanta Hawks si sono assicurati il fattore campo nel primo turno grazie alla vittoria contro i Celtics, che saranno proprio i loro avversari nella postseason.
In chiusura, segnaliamo che i Nets hanno salutato il New Jersey destinazione Brooklyn dove giocheranno dall’anno prossimo. L’ultima gara contro i Sixers ha visto i padroni di casa sconfitti per 105-87. Ultimo canestro della partita per quanto riguarda i Nets realizzato da Armon Johnson.

E ora il nostro pronostico per i playoff:
Chicago – Philadelphia 4-1
Atlanta – Boston 3-4
Miami – New York 4-1
Indiana – Orlando 3-4

Chicago – Boston 4-2
Miami – Orlando 4-1

Chicago – Miami 3-4

Buoni playoff a tutti!

Offline Bears54

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« Risposta #6838 il: Aprile 29, 2012, 12:38:00 am »
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Offline joeflacco5

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« Risposta #6839 il: Aprile 30, 2012, 02:06:47 pm »
e qui si fa durissima per i Bulls.

P.S. : non facciamo il gioco pronostici quest'anno?