WESTERN CONFERENCE 02.04.2012 – 08.04.2012
10 days to the end! Ormai siamo agli sgoccioli della regular season e la griglia dei playoff della Western Conference, as usual, è ancora tutta da definire. San Antonio, come profeticamente anticipato la scorsa settimana, dopo aver conquistato la vetta con la vittoria domenicale su Utah, ha prontamente perso il rematch la sera successiva. Artefice della sconfitta, più che la banda dei giovani Jazz, coach Pop che ha deciso di panchinare in un sol colpo i tre big, Duncan, Parker e Ginobili. Sconfitta (91-84) prevedibile, seguita da una meno prevedibile sconfitta in casa contro i Lakers privi di Kobe. I giallovioli hanno dominato senza mezzi termini sotto le plance dove Bynum ha risettato il suo career high in rimbalzi a quota grande. Grande prova anche di Metta (26 punti) che, in contumacia Bryant, sta ritrovando una pericolosità offensiva che ormai sembrava sparita. Gli Spurs si sono rifatti immediatamente battendo Memphis e Phoenix (senza Nash, out per riposarsi) e chiudendo la settimana in pareggio. La testa di serie numero uno dipenderà molto dai giorni di riposo che coach Pop intende ancora dare ai suoi tre assi e dai risultati degli speroni in loro contumacia, tenendo bene a mente che OKC, avendo stelle molto giovani, spremerà i suoi titolari e non (Harden) sino all’ultima gara.
I Thunder in settimana hanno subito cercato di approfittare dei passi falsi commessi dai loro diretti rivali vincendo 3 partite su 4. Nonostante il 75% di vittorie registrato in settimana bisogna evidenziare come le vittorie siano occorse tutte contro squadre, al momento, fuori dalla corsa playoff (Sacramento, Minny e Bucks) mentre l’unica sia sconfitta sia arrivata in casa contro i Clips, sebbene sul filo di lana grazie al solito Paul. Il play dei Clips (31 punti, 11/20 dal campo e una sola persa) ha dominato Westbrook che ha concluso con un misero 3/14 dal campo sebbene sia stato molto aggressivo come dimostrano l’alto numero di viaggi in lunetta (13/15). Griffin ha giocato una partita a tutto tondo dando manforte sotto canestro (12 rimbalzi) ma anche facendo girare la squadra in attacco come dimostrano gli insoliti 7 assist, addirittura uno in più di Paul. Dalla panchina buon contributo di Young e Martin (10 e 12 punti rispettivamente).
I velieri continuano ad esprimere un buon gioco ed, al momento, resistono al quarto posto nonostante il pressing di Memphis che lunedì ha inflitto ai Clips l’unica sconfitta della settimana. Partita con attacchi molto equilibrati, 5 uomini in doppia cifra per i californiani e 6 per i Grizzlies. I padroni di casa producono un break nei primi due quarti (conclusi rispettivamente 24-18 e 28-23) che poi riescono a conservare fino alla sirena. Con molta probabilità, Denver permettendo, questa sfida si riproporrà nel primo turno dei playoff e si preannuncia come una serie da leccarsi i baffi.
Denver, come accennato poc’anzi, è in ottima forma. Il Gallo è finalmente tornato, McGee si sta integrando benino e Afflalo, nel periodo di contumacia Gallo-Chandler, ha iniziato a caricarsi la squadra sulle spalle offensivamente. Su Lawson non spendiamo più parole perché è ormai una certezza. In settimana i Nuggets hanno fatto registrare 3 vittorie, tra cui quella vitale contro una rivale diretta per la corsa playoff come Houston. La partita è stata molto equilibrata sino all’intervallo ma, al rientro dagli spogliatoio, Denver ha sepolto i texani con un terzo quarto da 37 punti. Sugli scudi il duo Lawson-Afflalo 20 punti per entrambi.
Rialzano la testa i campioni in carica di Dallas che, approfittando di un calendario favorevole, portando a casa 3 vittorie contro Sacramento, Golden State e Portland (priva di Aldrige fino alla fine della stagione), a fronte di una sola sconfitta maturata dopo un OT sul campo dei Lakers. Nonostante la settimana positiva molti addetti ai lavori, vedendo giocare i Mavs, valutando quanto siano vicini Suns, Jazz e Rockets e il rimanente calendario, hanno incominciato a chiedersi se saranno loro la terza squadra, dopo Boston e Chicago, nella storia della Lega a non fare i playoff dopo aver vinto un titolo. Bisogna ricordare che, rispetto alle altre 2 squadre, che perdettero Russel e Jordan, tanto per fare due nomi di peso, Dallas non può certamente additare le stesse scuse.
Settimana drammatica per Houston, che dopo aver battuto Portland, perde tre partite di fila contro tre avversarie dirette per i playoff. Le sconfitte contro Utah e Phoenix sono ancora più cocenti essendo maturate tra le mura a miche. Questo crollo verticale a poche partite dalla fine della stagione mette seriamente in pericolo le speranze dei Rockets di arrivare alla post season, considerando anche che i Suns stanno continuando a vincere contro avversarie dirette. La settimana prossima i Suns avranno un calendario parecchio ostico con OKC,Clips e Denver (sebbene tutte in casa propria) mentre Houston che gioca 5 volte ha almeno 2 gare molto abbordabili contro Nola e Golden State, poi, per entrare nelle elite eight, dovrà battere almeno una tra Nuggets, Mavs e Heat.