...le storie di Topolino della mia gioventù (quelle tra il numero 1.300 e 1.700) le avrò lette decine di volte e le ricordo a memoria, quando e se passo l'estate nella casa in campagna non resisto al richiamo dell'infanzia e mi rileggo le più memorabili, a costo di snobbare (almeno per una sera) la preview 2009 di Pro Football Weekly o la guida al Fantasy di Sporting News.
Paperino nella storia di F1 faceva cose da lacrime agli occhi:
- a Montecarlo al tornantino andava dritto ed irrompeva nella casa di un nobile monegasco frantumandogli la
"preziosissima collezione di ceramiche guatemalteche".
- nel GP cittadino di Detroit perdeva l'orientamento, si sbagliava, alla prima curva girava a sinistra invece che a destra e si perdeva in tangenziale.
- in un GP europeo rientrava ai box al grido di
"presto cambiatemi le scarpe, non ce la faccio più" e quando chiedevano il perchè spiegava che
"in rettilineo si era sfondato il telaio ed aveva dovuto farsela a piedi" - a Monza finiva fuori pista alla variante e veniva assalito dai tifosi a caccia di souvenir, la vignetta finale (post nuvola selvaggia) era con lui nudo attaccato al volante ed il sediolo, niente altro. (tra l'altro, testimone oculare, a Monza '99 la macchina di Fisichella quasi ha fatto la stessa fine... quando la realtà e la fantasia coincidono...)
La cosa bella, e chiudo, è il preambolo della storia dove Paperone si presenta a casa del nipote e questo, tutto gasato, si appresta a seguire coi nipotini l'ENTUSIASMANTE Gran Premio dell'inizio stagione 1984.
Ti voglio a rifare un incipit simile con le gare attuali...