In questi anni - non ricordo quanti - di gioco alla dainasti sono giunto ad alcune conclusioni, le quali tutte, alternativamente, mi fanno propendere per non volerne più sapere ed aspettare con ansia la prossima stagione.
E fino alla prossima stagione, tornerò preda di questa schizofrenia.
Che gioco di merda! Che gran divertimento!
Ah se non ci fosse Brax! Ah per fortuna c'è Marino! (Talvolta viceversa)
la dainasti porta all'estremo alcune caratteristiche proprie di ogni fantasy e particolarmente dei fanta a conferme
è un'attività agonistica (suvvia non è uno sport, ma nemmeno un gioco) che si compone dei seguenti elementi costituenti
30% lungimiranza 30% accortezza 41% fortuna
Prendo ad esempio la mia squadra di quest'anno, ma di certo le squadre di Brax potrebbero meglio interpretare il modello. Ma parlo di quello che conosco, una volta tanto
La squadra si costruisce al draft
Goff, Leonardone, Cook, Kittle, Buckner, Vander Esc, Tartt vengono tutti dal draft. Alcuni scelti fuori da logiche di campo immediate (Goff) ed hanno reso più di quanto sperato. Altri all'opposto (Fournette). Altri sono stati veri colpi (Watt a suo tempo, Vander Esc quest'anno)
E pensare che avevo draftato anche un certo qb che si è sfasciato il ginocchio. Ma non ero stato sufficientemente lungimirante
Per vincere non basta il draft
Alcune prese vanno fatte in free agency ma la free agency è rischiosa
Puoi prendere Watt a 22 e Brees a 13. Puoi pagare fortune per giocatori che fanno holdout e trovarti in mano Breida titolare al posto di McKinnon che si sfascia il ginocchio
Sia la free agency, sia gli scambi si compongono soprattutto di scaltrezza e di tempismo.
Geniale chi ha aperto l'asta per Brees in modo che si chiudesse alle cinque di un pomeriggio di tarda primavera, quando la maggior parte degli owner erano a coglier viole per le proprie amate.
Cedere qualsiasi cosa cedibile per Antonio Brown è più che altro buon senso.
Credo tra parentesi che i ricevitori siano il ruolo più difficile in questo gioco: troppe variabili incidono sulla loro produttività, troppi fattori influenzano l'andamento delle loro carriere. Per un Megatron che parte a migliaia di yard all'anno e si ritira presto c'è un Amendola che fiorisce a novembre come i crisantemi
E qui entra in campo l'ultimo elemento
Il culo detiene la maggioranza relativa nel derterminare successo e sconfitte in questo gioco.
Negli anni mi è capitato di arrivare terzultimo col quarto miglior punteggio complessivo; di restare fuori dai playoff perché all'ultima giornata il mio qb ha smesso di giocare nel secondo tempo di solo garbage time mentre il qb avversario ha segnato solo nel secondo tempo di puro garbage time; di fare il punteggio più basso contro l'avversario peggiore, il più alto con il migliore.
è difficile fare previsioni a primavera di cosa accadrà a fine estate e ancor di più a fine estate di cosa succederà ad autunno inoltrato, quando si decideranno i giochi.
è così, cari amici, la dainasti è un gioco per 32 persone al termine delle quali vince sempre Brax e perde sempre Sbiri, ma Joker la sa sempre più lunga.
Resta da vedere chi ce l'ha più lungo perché la vita, a differenza della dainasti, è questione di centimetri