sono quasi completamente d'accordo con te, anche perchè il mio amore per edberg era quasi omosessuale. una volta a londra sono stato a cercare casa sua a south kensington, e sono persino andato in svezia nel suo paesino di nascita (vastervik) nel 1990.
detto questo, nel corso degli anni alcuni giocatori sono riusciti a tenere vivo il mio amore per questo sport: prima pat rafter, adesso roger federer, che attacca poco per i miei gusti ma è un inteprete strepitoso dei gesti di questo sport. nadal lo lasciamo ai 12enni con i pinocchietti
Sbiri, io ho fatto cose simili per Stich negli anni del liceo. All'inizio ero pure senza patente...
Sono stato a Barcellona, Montecarlo, Parigi (sia Bercy che Roland Garros), Basilea, Monaco, Francoforte, Vienna, Roma, Wimbledon ed anche agli US Open.
Ero a Vienna quando si ruppe la caviglia nel 95 e mi sono fatto 900 km di lacrime tornando a casa.
Quando a Milano si rifece male alla stessa caviglia mettendosi i calzoncini negli spogliatoi io ero lì, al Palatrussardi con un biglietto da 80 mila lire appena comperato. Quando l'altoparlante annunciò la cosa dicendo che in sostituzione avrei visto un'esibizione tra Forget e Caratti ho tirato una bestemmia che non avrà mai eguali.
Sempre a Milano, mi sono schiantato in motorino perchè ho riconosciuto quella troia di sua moglie Jessica mentre passeggiava in via Manzoni.
Nel 97, per andare a vedere il suo ultimo Wimbledon, ho usato i soldi delle ripetizioni di latino sapendo già che sarei stato scoperto: non ho mai preso così tante botte da mio padre che, non contento, mi fece fare tutta l'estate a Milano.
Il fondo l'ho però toccato decidendo che avrei continuato a giocare a tennis solo con la sua Fischer Vacuum Pro: mi sono spaccato la schiena e mi è venuto il gomito del tennista.
Però quanti bei momenti...