Due righe sui Packers a pochi giorni dal via.
Sarà una stagione intrigante, perché questa è una squadra che può fare davvero tanto bene ma anche davvero tanto male.
Il record dell’anno scorso (8-8 con un rush finale di 4 vittorie di fila), l’equilibrio assoluto che regna nella NFC dove non esistono team dominanti (tipo Patriots o Colts o Chargers tanto per intenderci) e la forza emergente di una difesa che appare davvero sulla rampa di lancio, possono anche far pensare ad una grande stagione.
Non si può far finta di niente, però, di fronte ad un attacco che appare sulla carta modesto in quantità e qualità: se da un lato Brett Favre è ancora in cabina di regia e la linea di attacco è solida ed adeguata, la pochezza nel backfield ed i dubbi sui due tight-end rimasti nel roster (Franks e Lee) non possono certo far dormire sonni tranquilli a Mike McCarthy.
La situazione dei running-back è poi davvero al limite: Morency non è certo un top rusher e si è subito infortunato saltando in pratica tutto il camp, il rookie Brandon Jackson non ha mostrato per ora grandi cose e vari piccoli infortuni ad altri giocatori come Herron e Wynn hanno costretto Ted Thompson a ripescare un RB scartato dai Giants. Se a ciò si aggiunge la normale difficoltà nell’abituarsi alla zone-blocking, si può vedere come il gioco di corsa rappresenta una grossissima incognita per i green and gold quest’anno.
Se il parco ricevitori appare ben assortito (Driver e Jennings possono fare ottime cose e la vera sorpresa può essere il rookie James Jones, che ha davvero impressionato nella preseason) è certo che i packers dovranno cercare comunque di stabilire un credibile gioco di corsa, altrimenti sarà dura giocare contro difese sicuramente assestate in nickel o dime, specie nei terzi e lunghi con tutti i rischi che questo comporta. Per non parlare delle difficoltà nella red zone, che già l’anno scorso sono costate almeno un paio di partite.
Almeno la difesa è da top ten: poche linee possono permettersi giocatori come Kampman, Pickett, Jenkins, Kabeer- Gbiaja-Biamila (o come cavolo si chiama) e altri 3-4 back-up che potrebbero giocare titolari in molte squadre, fra cui la prima scelta Harrel su cui c’è ancora molto da lavorare ma che ha mostrato doti fisiche non comuni. Il reparto dei linebacker è tra i migliori di tutta l’NFL, con A.J. Hawk che sembra fatto con lo stesso stampo di Urlacher e un Barnett mai così gasato, con il contorno di un solidissimo Poppinga. Lo stesso dicasi per il backfield difensivo: Harris e Woodson, anche se trentenni, rappresentano una coppia di CB molto difficile da battere e la safety al terzo anno Nick Collins ha indubbie qualità da probowler. L’unico ruolo ancora scoperto è quello della free safety, per ora sembra che Atari Bigby abbia vinto il posto dopo il taglio di Manuel, ma ci sono buone possibilità che il rookie Rouse possa soffiarglilo molto presto.
Ancora un po’ così gli special team, con diversi dubbi soprattutto nei ritornatori. Willi Blackmon ha fatto vedere buone cose in preseason, ma è probabile che Woodson debba ancora ritornare i punt così come non è da escludere il “reintegro” di Koren Robinson a fine settembre una volta scontata la pena. Curiosa la situazione dei kicker, con il rookie Mason Crosby che è riuscito a scalzare Dave Rayner dopo un’autentica battaglia durata tutto il training camp: anche questa sembra un’altra mossa azzardata di Ted Thompson visto che Rayner non aveva certo fatto male e nelle condizioni non proprio facili della frozen tundra.
Comunque sia, si parte domenica alle 19:00 ore italiane contro gli Eagles di McNabb e Westbrook, una delle favorite per la NFC crown: subito un bel banco di prova per questa difesa che mai come quest’anno dovrà caricarsi sulle spalle i nostri amati Packers. E se è vero che le difese vincono le partite…
Qunidi buona stagione a tutti e, soprattutto,
GO PACK GO.Ah, dimenticavo:
ONE MORE YEAR !