Preferirei ignorare le frecciatine di chi si ritiene poco permaloso (nonostante si vada a ripescare discussioni ed episodi che si perdono nella notte dei tempi, in alcuni casi) e pure tifoso di una squadra (a dire il vero tre…una decisione che trovo quantomeno bizzarra, sebbene ognuno sia libero di fare quello che desidera, anche di tifare per tutte e 32 le compagini della NFL!!!) senza riuscire ancora ad imbroccare il nome corretto di uno dei giocatori chiave di quest'anno (Mark Ingram), ma visto che chiama in causa il sottoscritto trovo utile rispondere.
Allora...caro lance, per prima cosa non mi sembri poi così dispiaciuto della sconfitta dei Saints (basta vedere il tuo ultimo post), ma d'altronde per il Super Bowl rimangono in corsa sia i San Francisco 49ers che i New England Patriots, quindi hai buone probabilità di salire sul carro del vincitore senza dovere pagare dazio con una offseason a leccarsi le ferite emotive (anche se parliamo sempre di un semplice passatempo, spero che sia chiaro!) che può lasciare un incontro come quello di ieri.
Detto questo i punti sui quali presumi di avere ragione sono, da una parte le cose che già si sapevano sui Saints (mancanza di playmaker in difesa, sebbene non getterei troppo la croce addosso a Gregg Williams…eccetto la testardaggine di blitzare senza raddoppiare Vernon Davis, ovvero l'unica arma efficace a disposizione di Alex Smith negli ultimi due drive!), mentre dall'altra palesano una scarsa conoscenza proprio dei giocatori (non so come tu possa definire mediocre Chris Ivory, il quale negli ultimi incontri ha ripreso a giocare bene e che si trovava di fronte dei LBs stellari…tenendo conto, poi, che il suo unico demerito è di essere monodimensionale, quindi se è in campo è facile che si corra, perché è il solo RB che non blocca bene per Brees e che non viene impiegato negli screen pass).
Inoltre ieri va dato pieno merito ai 49ers, ma soprattutto a Jim Harbaugh (su cui non mi posso nemmeno accanire, era uno dei miei giocatori preferiti e devo dire che è stato bravissimo a preparare mentalmente il suo team per l'incontro, oltre ad instaurare molta fiducia in A. Smith) per il trionfo, anche se New Orleans ci ha messo del suo perché regalare 5 turnovers (di cui 2 con lo special team davvero criminali…soprattutto quello di Roby) ad una qualsiasi squadra NFL vuol dire mettergli le chiavi della vittoria in tasca.
Per fortuna, però, i Saints hanno mostrato gli attributi e prima la difesa ci ha tenuto egregiamente in partita, poi l'attacco ha cominciato ad ingranare (nonostante il punteggio ci abbia costretto a modificare palesemente il game plan), portandoci addirittura in vantaggio. Peccato che, proprio in quel momento, la difesa abbia deciso (grazie anche a delle chiamate discutibili proprio da parte di GW) di tornare alle cattive abitudini di inizio stagione, permettendo ad uno Smith fino a quel momento mediocre (era da tempo che non vedevo giochi d'attacco così brutti come quelli del 3° quarto dei 49ers, su tutti i due pick play dei WR…da vergogna!), di assurgere al ruolo di eroe.
Quindi onore ai vincitori e buon proseguimento fino al prossimo turno, dove spero che vengano comunque asfaltati senza alcuna pietà (i 49ers rimangono la squadra che detesto di più, d'altronde), mentre per i Saints è in arrivo una offseason in cui si dovranno fare alcune scelte importanti, cercando di arrivare a tutti i costi al Super Bowl del prossimo anno, visto soprattutto che si disputerà proprio al Superdome di New Orleans.
P.S. Sulla protezione concessa a Brees c'è poco da dire, in alcuni casi la linea offensiva ha ceduto, ma anche qui si trovavano ad arginare degli avversari molto ben preparati. Inoltre un paio di sacks Drew li ha presi perché aspettava le calende greche in attesa che qualche WR si smarcasse, ma se hai 4/5 ricevitori coperti da 6/7 avversari non sempre si può pretendere di completare lanci in scioltezza. Se c'è un aspetto in cui mi sento di criticare il fantastico #9 dei Saints, infatti, è che sembra piuttosto reticente negli scramble, anche quando sarebbero necessari per tenere più onesta la difesa.
La cosa è molto strana, anche perché Drew è un atleta con la A maiuscola, nonostante non sia la reincarnazione di Michael Vick. Certo invece, che ridurre tutto quanto ad una linea offensiva apparentemente scarsa (nonostante 3 pro bowlers e delle statistiche incredibili) non denota grande spirito di osservazione, ma piuttosto una miope analisi sui meccanismi di questo sport.