Ragazzi, quando si parla di potenziale si parla di potenziale... ripeto, se uno lo vuole discutere ok, ma allora guardiamo l'andamento generale di ude o tre stagioni e spiegatemi come il potenziale di Chicago sia inferiore alle altre...
Per Ponchia: ripeto che non ho detto che la situazione Bears sia semplice, ma che a Minnesota hanno lo stesso problema di Chicago in attacco, con un lato sinistro della linea superiore e un gioco di corse migliore. Ma la differenza, a forza di correre, prima o poi te la dovrà fare il QB perché è lui il fuilcro ed è lui che deve tenere ritmo, non si fanno partite da 60 corse. Non in Nfl.
La difesa dei Bears senza gli infortuni dello scorso anno è superiore a quella di Minneosta e a buona parte delle squadre Nfl, a patto che Babich maturi alla svelta. La difesa dei Vikings ha buoni giocatori, ma è gestita male, non è continua, ha blackout impressionanti. Non c'è paragone. Per cui i Vikes rischiano di dipendere troppo da AD e pensare che se funziona lui allora non c'è bisogno di altro è un pessimo errore... a meno di non avere davanti il nuovo Sanders, ma gente che corre senza blocchi, dopo di lui, non ne ho ancora vista anche se Peterson ha il merito di costruirsi qualcosa da solo.
Per porzione: Chicago ha battuto due volte su due GB in gare "vere" lo scorso anno. Da quando c'è Smith il record è favorevolissimo e le vittorie di division sono 2-2. Forse Chicago non è potenzialmente più forte, di certo non si può dire che sia più scarsa a prescindere. Quanto alle chiamate hai ragione, il problema dei Bears non è Grossman, ma la gestione offensiva...
Oh, tra le altre cose, nel solito silenzio della stampa sui Bears, qualche analista che parla della futuribilità del team di Lovie Smith e delle caratteristiche di un roster comunque molto competitivo si trova eh, non è che sono l'unico pazzo a vederla così. Poi visto che gli analisti sbagliano spesso c'è da toccarsi i maroni, ma questo è un altro discorso...