WESTERN CONFERENCE 26.03.2012 – 01.04.2012
La compressa stagione 2011-12 sta per consumare l’ultimo mese di regular season e le certezze sembrano essere ancora poche. Certo OKC e San Antonio saranno probabilmente le prime due teste di serie ad Ovest, ma per vedere chi effettivamente chiuderà al primo posto bisognerà attendere fino alla fine almeno a giudicare dal rullino di marcia delle due franchigie. Nella settimana appena conclusa entrambe le squadre hanno fatto la voce grossa concludendo la settimana con 3 vittorie e zero sconfitte. Particolarmente convincenti i Thunder, sia per il gioco espresso che, soprattutto, per la qualità delle avversarie. La squadra di coach Brooks dopo la vittoria contro i Blazers, si è imposta in trasferta allo Staples (standing ovation per l’ex Fisher) dominando i lacustri. Nonostante il cambio in cabina di regia la marcatura su Westbrook è risultata ancora un mistero. L’ex UCLA, che durante il mese di marzo ha sfoderato numeri da MVP (26.6 punti con il 49% dal campo), ha segnato 36 punti contornati da 6 assist e 10 tiri liberi tentati. I Lakers, dopo un primo quarto chiuso avanti di 12, sono crollati nel secondo e terzo quarto, complice anche la scarsa vena di Kobe al tiro (7/25). Dopo questa prova di forza a domicilio i Thunder sono tornati sul loro parquet per affrontare la squadra con il miglior record NBA nel super match della domenica. La tanto attesa gara tra Bulls e Thunder si è ridotta ad un mera formalità pro OKC. I Bulls hanno sicuramente pagato l’assenza di Rose ma in generale hanno dato l’impressione di accoppiarsi molto male con i Thunder e di avere grosse difficoltà a tirare in area pitturata (come peraltro quasi tutte le altre franchigie NBA contro il duo Perkins-Ibaka). Gli Spurs, come detto, hanno pure loro concluso la settimana senza subire sconfitte (vittorie contro Phoenix, Sacramento e Indiana) e tallonano da vicino i Thunder, sperando in un passo falso di quest’ultimi e sapendo di poter contare, nel caso di arrivo appaiati, sul tie-break a loro favorevole.
Dietro al duo di testa la lotta è ancora più aperta. I Lakers che la settimana scorsa sembrano aver cristallizzato il terzo posto e la vetta della Pacific Division, stanno piano piano subendo il rientro dei cugini, per cui sarà importantissimo l’esito del derby in programma la prossima settimana.
Da quando la proprietà ha confermato piena fiducia a coach Del Negro i Clippers hanno riniziato a giocare come ad inizio anno. Il duo Paul-Griffin ha ritrovato il proprio feeling e l’apporto di Young, sebbene ancora dalla panchina e non costante come speravano i velieri, si sta rivelando prezioso. In settimana, a parte la vittoria su Nola, i Clippers hanno battuto tutte avversarie in lotta per un posto playoff e i due All Star hanno fatto la differenza, Paul e Griffin hanno combinato rispettivamente per 15+15 (assist) e 27+14 (rimbalzi) contro i Suns, 20+14 (assist) e 20+13 (rimbalzi) contro Portland e 26+6 (assist) e 24+8 +6 contro Utah. Con queste vittorie i Clippers hanno allungato la loro striscia di vittorie a 5 partite di fila. I cugini gialloviola cercano di non guardare nello specchietto retrovisore e continuano a tenere premuto l’acceleratore. Le vittorie, 3-1 in settimana, sono ancora dalla loro parte ma altrettanto non si può dire per la qualità di gioco che stanno esprimendo. Contro Nola i Lakers si sono salvati nel finale, dopo che gli Hornets avevano condotto la partita per quasi tutto i secondo tempo, complice una difesa a dir poco imbazzante e un Kobe che ha sbagliato i primi 17, si avete letto bene 17, tiri prima di trovare il fondo della retina. I problemi di LA non si limitano solo al campo, ma in puro stile Hollywood, sembrano aver contagiato anche lo spogliatoio e i rapporti tra staff e giocatori. Dopo l’episodio del panchinamento di Bryant nel quarto quarto, la soap opera “Lakers” ha aggiunto un nuovo capitolo a Golden State con attori protagonisti Bynum e coach Brown. In sintesi i fatti: LA avanti di poco all’inizio del terzo quarto e Bynum che si arresta e tira in transizione da tre. Tiro inguardabile in un momento della gara delicato e panchina punitiva immediata di Brown che non farà più vedere il campo al centro. A fine partita, per calmare gli animi, Bynum ha ben pensato di rilasciare dichiarazioni in cui dice di non aver capito il messaggio e che prenderà ancora tiri da tre, in quanto ha un buon tiro. Senza parole!
Tra le inseguitrici di queste quattro bisogna segnalare la settimana positiva di Nuggets, Mavs e Memphis. Denver, pur priva ancora di Gallinari e con un Chandler sfasato, è riuscita nella sua trasferta ad Est ad espugnare campi importanti come quelli di Chicago e Orlando e meno “blasonati” come quello dei Bobcats. L’unica stop è stato inflitto dai Raptors di un ritrovato Bargnani. Decisivo in queste partite Ty Lawson. Come accennato settimana positiva anche per Mavs e Grizzlies che chiudono con 2 vittorie e una sconfitta. Da sottolineare la vittoria di entrambe con Houston (in cui spiccano le prestazioni di Dragic) che scivola pericolosamente verso le ultime posizioni disponibili. In ultimo, prima di concludere, è doveroso segnalare la crescita esponenziale di Cousins che sta giocando a livelli decisamente alti, nonostante i risultati personali non coincidano, per ora, con quelli della squadra.