- Nessuna cagata di Johnson, solo i Bears che non vedevano l'ora di ricevere una chiamata dalla polizia per avere la scusa di segarlo. Il bello è che sono andati in FA/draft senza preoccuparsi di perdere il giocatore e lasciando andare Ian Scott, riducendo così la rotazione in D-line. Bella roba, tanto valeva segarlo dopo il Super Bowl ed eravamo tutti a posto, questa attesa a cosa è servita? E soprattutto a chi? Johnson è stato scagionato, il livello alcolico era più basso del limite consentito, quindi , di fatto, lo hanno tagliato per... eccesso di velocità. Ovviamente la società non ha commentato (ovviamente, c'era ben poco da dire se non che hanno scazzato nei modi e nei tempi).
- I Bears potrebbero rivincere la division e andare ai playoffs, ma al quarto anno di Lovie Smith ci si ritrova a scommettere quasi al buio sull'attacco e la difesa sulla carta è peggiorata (Brown e Harris escono da infortuni pesanti, Briggs in holdout, la rotazione per il T difensivo di destra ridotta a esordineti o poco più salvo la rivalutazione di Adams di nuovo in una 4-3...). Grande gestione, ma la firma di Angelo ha fatto rilassare un po' l'ambiente (cioè lui, e tutti quelli sotto). Speriamo almeno che Smith ritrasformi Archuleta nel giocatore rapido e fisico, molto fisico, di St. Louis.
- Grossman: che c'entra il paragone con Big Ben? Big Ben si è mostrato subito leader, segno di un carattere incredibile ma come QB deve ancora far vedere tanto, anche se un SB lo ha già vinto (con poco merito in quella che è stata probabilmente una delle 3/4 finali più brutte dell'epoca Super Bowl). Ma, soprattutto, Roethlisberger si è trovato inserito in un sistema ed in un progetto molto più avanzato e solido di quello che non siano stati i Bears degli ultimi vent'anni.
Grossman ha un sacco di difetti ed è stato curato malissimo dalle chiamate offensive, inoltre ha pagato l'assenza di condizione nel finire di stagione. Ma cosa si dovrebbe fare? Negli ultimi 10 anni i Bears hanno cambiato una dozzina di QB, Grossman è stato il primo dagli anni 90 a farsi un'intera stagione da starter. E' inutile ripartire da capo, bisogna sfruttare la stagione per valutare in toto l'attacco (non dimentichiamo che sotto esame c'è anche Benson, che la O-line è vecchia e che l'Off Coord è da rivedere ecc...) e sperare che le altre tre non esplodano eccessivamente in positivo, così da accumulare altra esperienza di postseason (il Super Bowl scordiamocelo, serve un'impresa titanica) e poter valutare a 360° il gioco offensivo gettando le basi per la rivincita del 2008.
--- PS:giusto per tornare sui playoffs... Seattle e New Orleans hanno perso ai playoffs perchè, nel complesso, hanno giocato meglio i Bears. Seattle ha sfruttato l'esperienza per colmare il gap e per poi perdere in overtime, mentre i Saints non si sono suicidati con i turnover, hanno trovato semplicemente una difesa capace di divorare palloni. E questo è un merito di Chicago, non un demerito dei Saints.
- Firmato Vasher, molto bene. E' l'uomo dei big play difensivi, lo adoro, ma l'ultima stagione, causa probelmi fisici, non è stata il top, eppure si è firmato prima lui di Charles Tillman che, raggiunta appieno la maturità, è stato uno dei migliori CB del 2006. Preciso, rapido, eccellente nelle coperture, finalmente il vero Tillman. Urge rifirmarlo, e spero che le "fughe" di questa off season abbiano liberato spazio, per lui e Harris.
- Fondamentale riavere il vero Harris e un Brown sano per tutta la stagione, sperando che, tra gli altri, Brandon McGowan sia la safety che davvero si pensa che sia... a parte quella zucca un po' bacata. Per rendere la nostra difesa ha ovviamente bisogno di tutto il peso della linea e di una safety solida ed esperta come Brown, ed in giro, salvo sorprese, ancora non ne vedo.
Tutto sommato sono ottimista, ho solo due crucci: il primo è quello di essere arrivati al Super Bowl troppo presto, avremmo dovuto accumulare ancora più esperienza e rendere più solida la base. Il secondo è che dopo una finale persa è durissima riprendersi ed è fondamentale non buttare la stagione per cercare gli incastri necessari e trovare compattezza/morale da un calendario piuttosto duro. Il coaching staff ed il roster sono ottimi, serve sfruttare il vantaggio sulle rivali divisionali per giocarsi al meglio le chances di postseason e compattare ancora di più la squadra. Dal 2008 Chicago deve essere dominante a prescindere da ciò che gli accade attorno e da come finirà quest'anno.
Quanto a Grossman... lui deve certamente mostrare miglioramenti, ma anche il playbook offensivo deve crescere. Più fantasia, meno prevedibilità, maggiore consistenza e continuità che dipenderanno sì da Grossman e Benson, ma anche da come, in questi due anni, ha lavorato Turner. Il punto è sfruttare meglio il numero di possessi offensivi a disposizione, tra l'altro potendo giocare con un kicker preciso e sicuro come Gould qualcosa nello scoreboard puoi sempre metterlo. La linea deve reggere a tutti i costi poi, dal prossimo anno, servono altri due cambi, ma il loro sforzo, più di un anno fa, servirà a gestire meglio l'attacco, insieme a chiamate più logiche e controllate che diano ai Bears il vantaggio del tempo, del campo e del possesso, trovando quella continuità offensiva che può portare a tanti frutti.
Chicago: UNFINISHED!
Saluti al mitico Cobain e a tutto il forum!