A parole doveva essere un'Inter decisamente più italiana ed invece i fatti dimostrano, per il momento, il contrario. Dopo la partenza di Grosso al Lione, i nerazzurri si ritrovano con soli quattro giocatori del bel paese in rosa, Toldo, Materazzi, Andreolli ed Orlandoni. Se in Champions Mancini dovrà probabilmente inserire tre Primavera, in campionato il tecnico avrebbe bisogno, in base alle nuove norme, di sette 'locali'.
Lo sparuto gruppo di italiani presenti all'Inter continua ad assottigliarsi sempre di più. Dopo l'addio di Grosso, che lunedì andrà al Lione, restano in quattro di cui uno è sul piede di partenza (Andreolli, destinazione Siena). Così Materazzi, Toldo ed Orlandoni saranno gli unici a disputare la stagione con la maglia nerazzurra a meno che il mercato non regali un azzurro entro la fine di agosto. Sta di fatto che ora come ora il problema dei troppi stranieri sussiste perchè in base al regolamento l'Inter avrebbe bisogno di qualche 'modifica' in corsa. Nella prossima lista Champions, il club nerazzurro inserirà tre giocatori della Primavera mentre in Italia la cosa si complica. In questo momento la rosa dell'Inter comprende 26 calciatori, quindi necessita di 7 locali, cioè giocatori che siano stati tesserati dalla stessa società per almeno 3 stagioni tra i 15 e i 21 anni o giocatori che siano stati tesserati da altra società nella stessa federazione. Più aumenta il numero delle rose, più è necessario avere locali al proprio interno.
Difficilmente la rosa nerazzurra resterà immutata, soprattutto in chiave cessioni. Possibile quella di Recoba, probabile la cessione di uno tra Samuel e Burdisso, difficile quella di Adriano. Le intenzioni di avere una squadra maggiormente 'italianizzata' fa da contraltare all'attuale situazione che si trascina da diverso tempo e che anche altre società continuano a sviluppare complici i costi meno proibitivi.